Intesa crociere e advStop alla guerra pricing

Non può più essere una sola questione di pricing.

È questa la conclusione comune a cui sono giunti crocieristi e network intervenuti alla tavola rotonda di TTG Italia, svoltasi ieri a Milano.

Un tema caldo, anzi scottante, che nessuno ha però faticato ad affrontare. Perché dinanzi a una stagione che lascia l’intero mercato a bocca asciutta, network e colossi del mare non si possono accontentare delle briciole.

"La crisi ha inciso, ma la vendita del prodotto crociere è andata incontro a una pianificazione sempre più ridotta e isterica – lancia il sasso Luca Battifora, d.g. G40 Travel Group -, che ha portato le adv a registrare uno scontrino via via più basso". La concorrenza, ormai, "non sta nel prodotto – aggiunge Massimo Caravita, vicepresidente Marsupio -, ma nel prezzo. E questo, insieme al sottodata incalzante, ha portato ad azzerarsi i margini delle adv".

Una delle strade, ormai inevitabile, potrebbe essere "riprendersi il prodotto, senza svilirne le caratteristiche" dice Maurizio Bosia, a.d. TravelCo. Il fatto è che anche i crocieristi riconoscono che "per la stagione estiva 2012 è ormai troppo tardi, non si può più fare granché – ammette Leonardo Massa di Msc -: dobbiamo ripartire dall’autunno e rivedere il modello e le regole dei rapporti con la distribuzione".

Un mea culpa che riconosce anche Rccl, per voce del direttore vendite Italia Giuseppe D’Agostino: "Sul vuoto di prenotazioni che si è creato nei mesi di gennaio-febbraio 2012 – dice – si è aperta una lotta di prezzo". Non rimane che "fare un passo indietro, anche da parte di noi crocieristi – riconosce Manuel Schiavuta, direttore vendite Italia di Costa Crociere -, ascoltando le necessità della clientela".

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