Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Germania del 2025 è “Cultureland” d’Europa. Titolo motivato non solo dal riconoscimento di Chemnitz come “Capitale europea della Cultura 2025”, ma anche dalla promozione di quattro campi in cui il Paese è storicamente protagonista: arte, design, musica e, forse a sorpresa, vino. “Prevediamo un’annata molto positiva dal punto di vista degli arrivi italiani - ha osservato alla conferenza annuale dell’Ente nazionale germanico del turismo la direttrice Agata Marchetti - tenuto conto che fra gennaio e dicembre 2024 abbiamo registrato oltre 3,5 milioni di pernottamenti, pari a un +4,6% sul 2023, grazie ai quali l’Italia risulta l’ottavo mercato internazionale più importante per la Germania. Altro aspetto favorevole riguarda la crescita dei viaggi superiori alle quattro notti (58%) rispetto a quelli di 1-3 notti (42%), in funzione dei quali il Paese risulta per gli italiani una destinazione al 65% leisure e al 21% business”.
L’identikit del turista italiano
Non a caso l’identikit del viaggiatore tricolore coincide con un giovane adulto (43 anni in media) che viaggia volentieri con la famiglia (nel 35% dei casi con figli sotto i 14 anni), è principalmente attratto da city trip (52%), ma mostra un interesse crescente per viaggi itineranti (24%) di almeno 5 giorni ed è pure un fedele repeater (50%). “Il ritorno in Germania - ha aggiunto Marchetti - è favorito quest’anno da un sensibile potenziamento di tutti i vettori: se l’aereo resta la prima scelta (60%) e potrà godere di 918 voli settimanali Lufthansa Group supportati dai 118 di Ita Airways, oltre che da nuovi collegamenti easyJet e Condor, treno (7%9 e bus (4%) conquistano sempre più favori: sino al 5 ottobre è disponibile il collegamento su rotaia Monaco di Baviera-Ancona, mentre dal 2026 sarà attivato un nuovo Frecciarossa da Roma/Milano a Monaco di Baviera”.
Nel ricchissimo calendario delle attrazioni imperdibili del 2025, spiccano la mostra immersiva sui 2mila anni di storia tedesca al Deutschlandmuseum Berlin, i concerti nei teatri d’opera per i 275 anni dalla morte di Bach (oltre ai tour musicali dedicati ai Beatles ad Amburgo o a Freddy Mercury a Monaco), ma anche le celebrazioni da settembre per i 100 anni della scuola Bauhaus (con focus su Dessau) e la scoperta delle 13 regioni vinicole tedesche “rivitalizzate” dal cambiamento climatico.