Il commento del direttore
Remo Vangelista
Rientrato in azienda da poco più di due mesi, Ramon Parisi non perde tempo. I piani di sviluppo della ‘nuova’ InViaggi non possono aspettare e il manager, che ricopre la carica di business development manager, è pronto a tracciare un primo bilancio di questo periodo. Partendo proprio dalle criticità che affliggono il mercato e dalle strategie messe in atto per superarle.
“Per l’estate 2025 osserviamo un mercato ancora influenzato da dinamiche complesse: il caro prezzi, spinto da inflazione e aumenti generalizzati nei servizi a terra, impatta soprattutto sul target famiglia, che tende a contenere la spesa scegliendo destinazioni più vicine o soggiorni più brevi – spiega il manager -. In questo contesto, il valore medio pratica su questo segmento è in lieve calo rispetto all’anno scorso”.
Tuttavia, chi parte non rinuncia alla qualità; per l’estate, la domanda si concentra su Tunisia, Turchia Egitto e Italia, ma crescono anche le richieste di soluzioni su misura, con combinati o itinerari personalizzati.
In generale, il booking si muove a due velocità: “La curva delle prenotazioni sta cambiando: osserviamo una ripresa della programmazione anticipata, favorita da offerte early booking e dal desiderio dei clienti di assicurarsi le soluzioni migliori. Al contempo, permane una fetta di clientela che prenota sotto data, spinta dalla ricerca del last minute o da esigenze di flessibilità. InViaggi ha strutturato un’offerta in grado di soddisfare entrambe le esigenze, con disponibilità controllata, strumenti di prenotazione efficienti e promozioni calibrate sui diversi momenti della stagione”.
A cambiare rispetto al passato è soprattutto il profilo del viaggiatore, e la nuova InViaggi deve fare i conti con questa mutazione. “I viaggiatori oggi sono più informati e più selettivi. Cresce la richiesta di viaggi esperienziali e personalizzati, accanto a una rinnovata attenzione per le formule più classiche ma rivisitate in chiave moderna. Con i nostri brand cerchiamo di rispondere a queste esigenze diversificando l’offerta: dai soggiorni in libertà con supporto locale, ai tour guidati, fino alle esperienze in formula club con un tocco smart. Le destinazioni del Mediterraneo restano centrali, ma notiamo un rinnovato interesse , specie nel secondo semestre dell’anno, sia per il lungo raggio sia per i tour organizzati con esperienze guidate associate a momenti di autonomia”.
E’ ancora presto per azzardare previsioni per fine anno, ma “se il trend sarà confermato, prevediamo un 2025 positivo. Continueremo a investire in prodotto, digitalizzazione e formazione della rete agenziale, elementi determinanti per affrontare con successo la seconda parte dell’anno”. E aspirare a quel traguardo che per InViaggi comporta una cifra d’affari vicina ai 7 milioni di euro.