Europa, estate
da record
Ma restano
ombre sul travel

L'Europa va verso l'invasione dei viaggiatori. Ma il turismo è pronto ad accogliere i numeri record attesi per la prossima estate?

Se le previsioni dei flussi per i mesi caldi sono concordi, la situazione del settore nel Vecchio Continente è molto meno sicura. Gli anni della pandemia hanno messo a dura prova il comparto in tutto il mondo e ora il settore deve fare i conti con numeri eccezionali per un'offerta non ancora completamente ricostruita.

I nodi da sciogliere

Un primo discorso riguarda sicuramente gli aerei. Le compagnie, con i conti fiaccati dal prolungato stop ai voli, hanno dovuto poi fare i conti con le consegne in ritardo degli aerei, i problemi nell'approvvigionamento dei costruttori e infine le questioni di sicurezza di casa Boeing. Un insieme di fattori che ha fatto correre l'offerta molto meno rispetto a quanto ci si aspettava.

Ma anche sul fronte degli hotel le problematiche non mancano, come segnalano da Oltreoceano. Secondo quanto riporta travelweekly.com, i tour operator americani segnalano una preferenza, da parte degli alberghi europei, delle prenotazioni dei singoli rispetto a quelle dei gruppi. Risultato: alcuni operatori segnalano difficoltà nella costruzione dei pacchetti. Il motivo sarebbe l'alta domanda, che orienterebbe gli hotel verso le più redditizie prenotazioni singole, maggiormente soggette all'incremento delle tariffe.

Oltre a tutto questo, si aggiunge il tema dell'overtourism, contro cui si stanno scagliando diverse mete europee con misure anche molto decise.

La corsa del turismo è iniziata. Il 2024 sarà un anno record quasi sicuramente. Ma il settore dovrà essere in grado di gestire questi numeri.

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