Un'estate da decifrare:
lo slalom tra le cifre

L’estate è andata bene ma anche male. O forse è solo stata senza sorprese. Mai come quest’anno i singoli ‘punti di vista’ sulla stagione più importante del turismo sembrano creare uno strano puzzle simile a un multiverso da fumetto, dove le letture univoche sono difficili se non impossibili.

Dall’allarme lanciato dai balneari della Romagna in piena estate sui lettini vuoti all’analisi di Federalberghi che parlano di un calo di turisti e le stime di Coldiretti, secondo cui settembre farebbe segnare un vero e proprio exploit.

Dati che sembrano contrastanti, ma che potrebbero nascondere una verità molto più profonda di quello che appare.

La domanda giusta da porsi potrebbe non essere ‘Chi ha ragione?’ bensì ‘E se avessero ragione tutti?’

Il puzzle da costruire

Ogni dato, ogni cifra, ogni analisi rappresenta (giustamente) il punto di vista del soggetto che la comunica. Perché il punto è che non tutti raccontano lo stesso fenomeno: c’è chi prende in considerazione le presenze alberghiere, chi il turismo interno, chi somma incoming e outgoing, chi analizza il singolo periodo o l’estate nel suo insieme o chi ancora parla unicamente di una tipologia di vacanza. O ancora, chi non tiene conto del ‘ferraprile’, ovvero del calendario particolarmente favorevole della scorsa primavera, che inevitabilmente ha ‘spostato’ le vacanze di molti.

Per comprendere esattamente cosa sia accaduto quest’estate potrebbe allora essere necessario sommare tutte le analisi e ricavarne un quadro che, necessariamente, sarà più complesso.

Difficile farlo prima delle prossime settimane, dal momento che i mesi di spalla sono sempre più importanti per le vacanze degli italiani. Ma il quadro generale che si andrà a delineare a fine settembre vedrà sicuramente emergere alcune caratteristiche, come lo spostamento delle preferenze dal mare alla montagna, la scelta di periodi tradizionalmente meno gettonati, la disintermediazione, le nuove forme di ospitalità.

Sarà andata meglio? Sarà andata peggio? Questo lo diranno i bilanci finali. Per il momento quello che sappiamo per certo è che l’estate 2025 è stata diversa da tutte le altre.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana