Il commento del direttore
Remo Vangelista
Crescita ininterrotta delle prenotazioni di viaggio almeno sino al 2026 e per un valore di quasi 2mila miliardi di dollari. Le previsioni di Phocuswright lasciano intravedere uno scenario estremamente positivo per il mercato travel, con un tasso d’incremento compreso fra il 6 e il 10%, nonché in grado di generare ricavi lordi annui superiori a 1,8 trilioni di dollari.
Grazie a un miglioramento delle infrastrutture digitali e all’evoluzione del comportamento dei consumatori, ad aumentare in modo significativo saranno soprattutto le prenotazioni online (+10%), destinate a rappresentare nel 2026 il 65% del mercato totale (contro il 61% rilevato nel 2023). Il nuovo ecosistema tenderà inoltre ad assottigliare il vantaggio dei fornitori in relazione alle prenotazioni online, conferendo un forte impulso alle Ota e modificando anche l’attuale classifica dei primi cinque mercati di viaggio: se Stati Uniti, Cina, Giappone e Germania continueranno a occupare posizioni di vertice, la Gran Bretagna dovrebbe superare la Francia entro il 2025.
La situazione di mercato appare d’altra parte già ben stabilizzata: secondo la società d’intelligence turistica americana, le prenotazioni lorde nel 2023 hanno registrato un +24% complessivo, valore riferito alle vendite delle compagnie aeree, così come degli hotel, del noleggio auto, oltre che dei pacchetti turistici e del trasporto ferroviario/marittimo, per una spesa pari a 1,5 trilioni di dollari (superiore, dunque, ai risultati pre-pandemia).
“Il nostro ultimo studio rivela che l’industria dei viaggi non solo si sta riprendendo - ha dichiarato ad Hosteltur Eugene Ko, direttore marketing e comunicazione di Phocuswright - ma sta di fatto evolvendo. Lo spostamento accelerato verso le prenotazioni online, al pari del ritmo variabile dell’adozione digitale nelle diverse regioni del mondo, rivelano sia le opportunità che le sfide cui siamo tutti chiamati”.