Viaggi e assicurazioni:
le nuove sfide del travel

Un pubblico sempre più attento alla sicurezza e un turismo organizzato che deve ogni giorno affrontare sfide nuove per restare competitivo e soddisfare le esigenze dei clienti. È questa la fotografia che il settore assicurativo scatta del mondo del travel, alla fine di un’estate positiva, ma impegnativa sul fronte delle incertezze geopolitiche. “La crescente instabilità che emerge in un numero sempre maggiore di destinazioni, rappresenta una delle principali sfide per l’industria del turismo e per il settore delle assicurazioni di viaggio in particolare”, precisa Massimiliano Sibilio, chief commercial officer di Allianz Partners Italia.

“A viaggiare non si rinuncia, ma cresce la percezione del rischio e di conseguenza la propensione ad assicurarsi”, aggiunge Stefano Pedrone, responsabile della Divisione Turismo di Nobis Assicurazioni.

Le compagnie assicurative devono quindi capire le nuove esigenze dei viaggiatori e interpretarle, come spiega Christian Garrone, responsabile intermediazione assicurativa di I4T: “In generale la reattività delle compagnie dovrebbe andare di pari passo con la crescita della sensibilità e della cultura assicurativa del mercato: negli ultimi anni abbiamo registrato grandi miglioramenti rispetto al passato, ma ci sono ancora ampi margini di crescita”.

Un nuovo concetto di sicurezza

Non sono solo le grandi crisi, come i conflitti aperti, quindi, a preoccupare i viaggiatori, bensì il concetto di sicurezza, che si è allargato. “Sebbene ad esempio la destinazione Usa abbia registrato un lieve calo di circa il 3% e non sia certo una destinazione a rischio, abbiamo rilevato un aumento della richiesta di polizze, segno della crescente attenzione dei viaggiatori verso la protezione”, segnala Erika del Delmastro, chief commercial officer di Europ Assistance.

Tutti quindi sono alla ricerca di prodotti nuovi, con un’attenzione anche ai costi: “Il tema prioritario non è legato alla disponibilità di coperture, quanto alla loro sostenibilità economica per i clienti”, rimarca Michele Cossa, socio e a.d. di Borghini e Cossa. “Ovviamente ci auguriamo che questo clima di incertezza internazionale cessi. Se così non fosse potremmo dover valutare la creazione di coperture ad hoc, che, al momento, non reputiamo necessarie”, conclude Massimo Borelli, direttore commerciale di AMI Assistance.

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