Naar, l’Oriente
traina i numeri 2024
Asticella a 74 milioni

L’Oriente, con Giappone e Indocina in primo piano, ma anche Stati Uniti, Polinesia, Perù, Colombia, Canada e Fiji: i viaggi a lungo raggio stanno trainando i numeri, tanto che in casa Naar si stima di chiudere l’anno con una crescita di fatturato a doppia cifra rispetto al 2023.

“Accanto all’ottima performance registrata sul long haul, va sottolineato come anche il prodotto Bespoke relativo all’Europa stia riscuotendo successo – commenta Luca Battifora, da qualche mese direttore generale del t.o. e braccio destro del ceo Frederic Naar -. Si tratta di un modo di viaggiare di nicchia, che porta alla ricerca di itinerari alternativi in grado di proporre esperienze uniche”.

Il progetto Bespoke è di ampia portata e ha l’obiettivo di trasferire il tailor made e l’esperienza italiani applicandoli a destinazioni diverse e a una clientela sempre più internazionale.

All’interno di questo progetto l’agenzia di viaggi ricopre un ruolo nevralgico: “Crediamo fortemente nel b2b – aggiunge Naar -. L’operatore vende viaggi su misura, un prodotto complesso, che rende il supporto dell’adv indispensabile. Perché ogni viaggio viene creato insieme all’agente, che lo modella conferendogli un’identità specifica e unica”.

Gli obiettivi sono ambiziosi ma realizzabili: nel 2024 si punta ai 73-74 milioni di euro di fatturato, con una crescita dell’11-12% sul 2023 per quanto riguarda il perimetro del mercato Italia.

A incidere positivamente sui conti, anche un diverso trend riscontrato nel mercato del Centro Sud Italia: “Parallelamente a una leggera flessione del segmento nozze – spiega Battifora – stiamo assistendo alla crescita delle prenotazioni su mete a lungo raggio tradizionalmente poco richieste dalla clientela meridionale. Penso ad esempio all’Africa Australe, area che sta riscuotendo crescente successo”.

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