Compagnie low cost
in difficoltà, l’analisi
di Morningstar Dbrs

Le compagnie aeree serrano le fila. Dopo una forte ripresa post pandemia, si avvertono i segnali della fine di quell’effetto rebound che aveva portato all’impennata delle richieste di voli a medio e lungo raggio.

La tendenza, cominciata nel Nord America e rapidamente allargatasi anche ai vettori aerei in Europa, è figlia di diverse circostanze e sta riguardando soprattutto i vettori low cost.

Sono proprio questi, come riporta Il Sole 24Ore, a subire una pressione maggiore rispetto alle compagnie aeree full-service. L’ultima analisi in questo senso arriva da Morningstar Dbrs, che specifica come le compagnie aeree low cost più piccole potrebbero vedere il loro profilo di credito peggiorare in modo più significativo rispetto alle major.

All’origine di questa inversione di tendenza che sta cominciando a pesare sui conti dei vettori, a cominciare da Ryanair, ci sarebbero non solo le tensioni geopolitiche a livello internazionale che frenano la voglia di viaggiare, ma anche l’aumento dei costi operativi e i ritardi nelle consegne di nuovi aerei da parte di Airbus e Boeing.

Infine, l’analisi di Morningstar Dbrs segnala anche l’indebolimento della capacità di determinare i prezzi.

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