Federalberghi Alto Adige: "Impossibile recuperare le perdite"

Le incertezze per gli albergatori della montagna non scompariranno dopo il 7 gennaio, quando potrebbe arrivare il via libera all’apertura degli impianti. “Nessuno pensa di poter compensare le perdite con le prenotazioni di gennaio – sottolinea Thomas Walch, vicepresidente Hgv/Federalberghi Alto Adige -. Una volta finite le ferie saranno pochissimi gli italiani che prenoteranno un albergo”. E anche le prospettive per l’estero appaiono nere: “Siamo molto preoccupati per gli arrivi da Germania, Austria e Svizzera. Mercati da cui dipendiamo – evidenzia Walch -, ma oggi in grandissima difficoltà a causa della pandemia”.

Gli alberghi altoatesini, si legge su Hotelmag, fatta eccezione per quelli legati al wellness che stanno lavorando solo con i piccoli numeri del mercato locale, sono chiusi. E sul fronte occupazionale il conto si preannuncia salato: “Solo nel nostro territorio contiamo circa 8mila persone che lavorano nel comparto ricettivo. Persone qualificate che non possiamo permetterci di perdere. Ecco perché, anche per rispettare loro, cercheremo di allungare la stagione il più possibile”.

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