Shopping motore del turismo cinese, crescita a doppia cifra

Sono tanti, sono ricchi e, quando vengono in vacanza in Italia, non badano a spese.

I turisti cinesi sono fondamentali per il nostro inbound e continuano ad aumentare, in tutto il Paese e soprattutto in Toscana.

Si tratta di una fascia alta di clientela, con un reddito elevato e un buon livello di istruzione, che destina al viaggio un budget considerevole, oscillante tra i 6mila e i 12mila euro, con forti stanziamenti dedicati allo shopping.

Secondo i dati relativi al Tax Free Shopping di Global Blue, gli acquisti dei turisti cinesi in Italia nei primi dieci mesi del 2013 sono cresciuti del 27 per cento, una percentuale che ha raggiunto il 39 per cento in Toscana.

Con uno scontrino medio di 693 euro, questi visitatori si posizionano come top spender regionali e scelgono la Toscana come meta per i loro acquisti solo dopo la Lombardia. Nel panorama tax free italiano, invece, il primato spetta ancora ai russi, con il 27 per cento del mercato.

Tornando alla componente cinese, è rappresentata da turisti high-spender, che amano i pacchetti di viaggio di lusso e, nel 70 per cento dei casi, optano per strutture di alta categoria.

Secondo Francesco Boggio Ferraris, responsabile Scuola di Formazione Permanente Fondazione Italia-Cina, si tratta però di un tipo di clientela molto particolare, esigente e attenta ai dettagli, come ad esempio il bollitore in camera, la selezione di giornali cinesi e una buona scelta di cibo asiatico.

In compenso sono viaggiatori solitamente fedeli a un brand, per cui si trasformano facilmente in repeater qualora il servizio sia stato di loro gradimento.

La Toscana piace loro per l'offerta di itinerari culturali ed enogastronomici, ma sta aumentando anch l'interesse per le vacanze salute e il wellness, grazie alle stazioni termali presenti sul territorio.

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