Il commento del direttore
Remo Vangelista
A partire dal prossimo anno i viaggiatori extra-Ue potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti con un budget necessariamente più alto per poter visitare il nostro continente. Arriva infatti direttamente dalla Commissione europea la proposta di aumentare il costo dell’Etias, il permesso per soggiorni di breve durata di cui devono essere in possesso i cittadini dei Paesi esenti dall’obbligo di visto, come ad esempio il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile e l’Australia.
Ebbene, la proposta è di triplicarne il costo, facendo salire da 7 a 20 euro a partire dall’ultimo trimestre del 2026. Come spiega Agi il Regolamento Etias, adottato nel 2018, aveva inizialmente fissato la tariffa a 7 euro e l’aumento a 20 euro tiene conto dell’inflazione accumulata dal 2018 e dei costi operativi aggiuntivi, come quelli legati a nuove funzionalità tecniche integrate nel sistema.
L’aumento del costo, spiega inoltre Hosteltur, è anche dovuto alla necessità di allineare l’Etias a sistemi di autorizzazione di viaggio simili in vigore altrove, come l’Eta nel Regno Unito o l’Esta negli Stati Uniti. La nuova tariffa sarà valida per tre anni dalla data di rilascio. La proposta di innalzare il costo del documento sarà ora sottoposta a un periodo di revisione di due mesi da parte del Consiglio e del Parlamento europeo, rinnovabile una sola volta. Secondo Euronews l’aumento previsto genererebbe ulteriori 300 milioni di euro all’anno.