Passaporti: Italia
al terzo posto,
Asia in rimonta

Un dato è certo: la libertà di viaggiare non è più solo un vantaggio occidentale. Il segnale del cambiamento arriva dall’Henley Passport Index 2025, che mostra un riassetto nella gerarchia globale con diversi Paesi che emergono, anche se in cima alla classifica restano i nomi di sempre.

Il primo posto nel ranking dei Paesi dai passaporti più potenti al mondo è, infatti, ancora occupato da Singapore, con Giappone e Corea del Sud a pari merito al secondo posto, mentre l’Italia è terza con Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Spagna e Irlanda. Gli italiani hanno accesso a 189 Paesi senza visto, così come i cittadini degli altri Stati con cui condividono il terzo posto in classifica. Quarta l’Austria con 188 Paesi cui i suoi cittadini hanno accesso senza visto, a pari merito con Belgio, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo e Svezia.

Chi scende

A scivolare nella classifica sono, invece, Stati Uniti e Regno Unito. Gli Usa, al primo posto poco più di un decennio fa, come fa notare Skift sono ora scesi al decimo e anche il Regno Unito ha perso terreno, retrocedendo di due posizioni rispetto a un anno fa e posizionandosi al sesto posto.

All’opposto diversi Paesi asiatici stanno costantemente scalando posizioni. Singapore, Giappone e Corea del Sud continuano a primeggiare ma è l’India ad aver compiuto il balzo più significativo negli ultimi sei mesi, salendo di otto posizioni dall’85esimo al 77esimo posto. I titolari di passaporto indiano possono ora visitare 59 Paesi senza visto.

Interessante anche la traiettoria della Cina che, sebbene si trovi ancora al 60esimo posto nella classifica della mobilità, dal 2015 è salita di 34 posizioni nell’Henley Index. A differenza di molte nazioni in crescita, la Cina ha ottenuto questo risultato senza avere l’accesso senza visto all’area Schengen dell’Ue. Si è invece concentrata sulla costruzione di partnership con i mercati emergenti. Solo nel 2025, infatti, la Cina ha concesso l’ingresso senza visto ai cittadini di Arabia Saudita, Bahrein, Brasile e Argentina. Questo porta il numero totale di nazionalità autorizzate all’ingresso senza visto in Cina a 74. Cinque anni fa, invece, questo numero era inferiore a 20.

Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno compiuto un balzo in avanti: nell’ultimo decennio hanno scalato 34 posizioni nella classifica Henley e ora si trovano all’ottavo posto, con accesso senza visto a 185 Paesi. L’Henley Passport Index è basato su dati esclusivi dell’International Air Transport Association e classifica i passaporti in base al numero di destinazioni a cui i titolari possono accedere senza visto.

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