L'Unesco discute sui siti a maggiore rischio nel mondo

Settimana intensa di discussioni per i 21 Paesi che fanno parte del World Heritage Committee dell'Unesco, impegnati a stabilire quali siti inseriti nella World Heritage List sono a rischio a causa di guerre, sovrasviluppo e negligenza. Verrà esaminata, tra l'altro, la petizione di Greenpeace e del Climate Justice Program, che chiedono di includere il Monte Everest e la Grande Barriera Corallina nella lista dei patrimoni a rischio. Altri in pericolo sarebbero le Isole Galapagos, il Machu Picchu, Dresda in Germania e la Torre di Londra. Altra proposta da esaminare è quella, già presentata da tempo da Malesia e Cina, sulla definizione di una lista dei siti dal salvaguardare dedicata al continente asiatico al quale, secondo i promotori, si dedica troppo poco spazio rispetto ai siti europei e americani. Infine il comitato deciderà se approvare o meno l'iscrizione di 36 nuovi siti culturali e naturali nella World Heritage List. Allo stato attuale la lista Unesco comprende 830 siti in 184 Paesi

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