La Florida ha perso 16 milioni di turisti dall'11 settembre

La politica restrittiva nei confronti dell'immigrazione e dei visti non ha giovato all'incoming in Florida che, dalla fatidica data dell'11 settembre 2001, ha perso più di 16 milioni di turisti e 14 miliardi di dollari di entrate valutarie. In compenso 50 miliardi di dollari sono stati dirottati dall'attività promozionale alla moltiplicazione delle iniziative di sicurezza, secondo quanto riportato da Florida TaxWatch. In particolare ha influenzato negativamente l'incoming nel Paese l'applicazione dell'obbligo del passaporto biometrico per 27 Paesi, tra cui le nazioni dell'Europa occidentale, il Giappone e l'Australia, da cui partono i due terzi dei visitatori degli Stati Uniti. "Sicurezza e ospitalità possono andare d'accordo - sottolinea Bud Nocera, presidente di Visit Florida -, ma occorre innanzitutto cambiare l'atteggiamento delle guardie alle frontiere. Basti pensare che, nel sondaggio '2006 Discover America', i turisti internazionali hanno dichiarato di avere più paura degli ufficiali di confine e degli addetti alla sicurezza americani che di un attacco terroristico!". Lo scorso anno i turisti in Florida sono stati 6,4 milioni, oltre 2,1 milioni gli sbarchi internazionali all'Orlando International Airport nei dodici mesi terminati a marzo scorso. Dopo l'11 settembre i turisti nel Paese sono passati dagli 8 milioni del 2000 ai 6 milioni del 2002

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