Il Perù del futuro: “Obiettivo diversificazione”

Per molti anni, il Perù è stato conosciuto principalmente come una destinazione andina, con il santuario storico di Machupicchu come principale attrattiva. Negli ultimi tempi, tuttavia, il Paese si sta affermando come una meta turistica completa, capace di valorizzare anche la costa e l’Amazzonia.

“Questa diversificazione dell’offerta - spiega a TTG Italia Ricardo Baraybar, vicedirettore della promozione del turismo ricettivo di PromPerù - permette ai viaggiatori di vivere esperienze molto varie, che spaziano dall’avventura nella natura al relax sulle spiagge del Pacifico. Il Perù è inoltre fortemente legato alle attività culturali, come la visita a siti archeologici iconici e l’incontro con le comunità locali, aspetti particolarmente apprezzati dai turisti italiani. Questo approccio culturale rappresenta un vantaggio competitivo rispetto ad altre destinazioni dell’America Latina, attirando viaggiatori interessati a un legame più autentico con la storia e le tradizioni del luogo”.

Allo stesso tempo, il Paese sta guadagnando sempre più rilievo nel turismo d’avventura e all’aria aperta, un segmento in forte crescita a livello globale. “Le agenzie di viaggi possono intercettare queste tendenze e promuovere l’ampia varietà di esperienze offerte dal Perù: dall’ecoturismo e le attività outdoor in Amazzonia, agli sport acquatici come surf e windsurf lungo la costa - in regioni come Ica e La Libertad - fino al turismo culturale in aree come Cusco, Puno e Arequipa”.

Per quanto riguarda la tematica dell’overtourism, il manager spiega come da alcuni anni il Perù stia attuando una strategia di promozione turistica volta a diversificare l’offerta, valorizzando regioni meno conosciute ma ricche di attrattive culturali, naturalistiche, gastronomiche e di avventura. “Un esempio significativo è la promozione della costa nord del Paese, in particolare delle regioni di La Libertad e Lambayeque, dove si distingue la Ruta Moche. Questo itinerario valorizza l’eredità delle antiche civiltà Moche e Chimú, con visite a siti archeologici emblematici come la Huaca de la Luna, Chan Chan, il museo Cao e il museo delle tombe reali di Sipán. Si tratta di un’offerta culturale di alto livello, pensata per i viaggiatori interessati alla storia e al patrimonio millenario del Perù. Allo stesso tempo, stiamo incentivando la scoperta dell’Amazzonia peruviana, promuovendo regioni come Loreto, Madre de Dios e Amazonas, che offrono esperienze autentiche a contatto con la natura, ideali per gli amanti dell’ecoturismo e del turismo d’avventura. In questo modo, si contribuisce a decongestionare le mete più frequentate e si favorisce uno sviluppo più equilibrato del settore turistico, con ricadute economiche positive su nuovi territori e la promozione di un turismo più sostenibile e responsabile”.

Infine, i voli. “Attualmente, non esistono voli diretti tra l’Italia e il Perù. Tuttavia, a febbraio 2025, la domanda di collegamenti aerei tra i due Paesi è stata soddisfatta principalmente tramite voli con scalo, operati da diverse compagnie. Iberia ha guidato il mercato con una quota del 34%, seguita da Air Europa e Air France, entrambe con il 19%, Klm con il 13% e Latam, anch’essa con il 13%”.

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