Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Nuova Zelanda ora vuole attrarre chi lavora da remoto. Il Paese ha varato nuove regole che consentono ai ‘nomadi digitali’ di lavorare da remoto per un datore di lavoro estero per un massimo di 90 giorni.
Dopo questo periodo, coloro che continuano a lavorare dalla Nuova Zelanda dovranno pagare la tassa di residenza.
Il cambiamento si applica a tutti i visti per visitatori, inclusi i visti turistici e i visti familiari per soggiorni più lunghi, come riporta travelmole.com.
“Diamo il benvenuto a visitatori di tutti i tipi in Nuova Zelanda e in questo particolare annuncio, a coloro che sono in grado di lavorare come nomadi digitali qui”, ha affermato il ministro dell’immigrazione Erica Stanford.