Responsabilitàdelle adv e direttiva: la soddisfazione di Patanè, Fto

“Siamo contenti. Da questo punto di vista è stata una vittoria”. Al termine di un serrato dibattito che ha coinvolto le associazioni negli ultimi giorni, il testo definivo della legge che recepisce in Italia la direttiva pacchetti non ha cambiato nulla, rispetto alla prima stesura, in materia di responsabilità delle agenzie di viaggi. E il presidente di Fto, Luca Patanè (nella foto), non nasconde la soddisfazione.

La voce del numero uno dell’associazione, infatti, era stata una delle prime a levarsi dopo le proposte di modifica che erano state prospettate dai relatori. “Io ho alzato la mano per dire che la categoria era ferita e rischiava di dover pagare per cose non sue - prosegue Patanè - e ora sono contento che la questa vicenda abbia avuto un esito positivo”.

Il lavoro a Bruxelles
La storia della direttiva pacchetti si è andata a inserire in un anno particolarmente impegnativo per la distribuzione italiana. “È un periodo terribile: oltre a questo c’è il Pci-Dss, il Gdpr, la fattura elettronica… - elenca il presidente di Fto -: sembra che debba succedere tutto in questi mesi. E molte di queste normative arrivano dall’Europa: bisogna lavorarci da prima. È necessario avere un’influenza a Bruxelles”.

E aggiunge: “Con Ectaa vogliamo incidere sul turismo a livello europeo. Anche perché, mentre diversi Paesi europei hanno esigenze soprattutto sul fronte ougoing, noi (insieme a Spagna e Francia) siamo interessanti sia all’incoming che all’outbound”.

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