Antitrust e distribuzione:le agenzie insorgono

Anche se i termini per il ricorso alla Corte Costuzionale sono scaduti, le opinioni espresse dall’Antitrust sulla nuova legge della Puglia che regolamenta l’attività di vendita dei viaggi non smettono di far discutere. E, soprattutto, sembrano compattare il fronte delle associazioni.

“Se le cose stanno così, allora per un’agenzia è meglio essere un ente no profit” è la provocazione di Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi. Nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sono finiti infatti proprio i vincoli per le realtà senza scopo di lucro.

In diversi, compreso Rebecchi, non hanno nascosto lo stupore per le parole contenute nella lettera datata 3 giugno ma diffusa solo negli scorsi giorni dall’Antitrust stessa.

Il nodo dell'abusivismo
In particolare, a scendere in campo è anche Aiav che, come precisato in una nota, “promette battaglia e chiarisce cha la sua protesta non si fermerà ai comunicati stampa”.

"In qualità di rappresentante dell’Aiav e in quanto agente di viaggio - commenta il presidente dell’associazione Fulvio Avataneo -, mi auguro che questa sia l’occasione giusta per far sedere tutte le associazioni ad un tavolo al quale si discutano questo e altri problemi dell’intera categoria”.

Sia Aiav che Assoviaggi, inoltre, pongono l’accento sulla questione dell’abusivismo diffuso nel mondo del turismo; un fenomeno al quale la legge regionale della Puglia (che nelle intenzioni sarebbe servita da modello anche per altre legislazioni locali) cerca di porre un freno. L’abusivismo, sottolinea ancora Rebecchi, “spesso passa proprio attraverso finti enti no-profit che comunque non possono svolgere l’attività di intermediario e/o organizzatore di viaggi in modo continuativo, senza garantire la tutela al consumatore prevista dalla Direttiva Europea che ne stabilisce inequivocabilmente i limiti”

La richiesta di Rebecchi è che il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio “convochi un tavolo con associazioni, regioni e forze dell’ordine per fare chiarezza sulle regole”.

La posizione di Fiavet Puglia
Piero Innocenti, presidente di Fiavet Puglia (che ha collaborato all’elaborazione della legge) mette in luce un altro aspetto: “Perché ci devono essere viaggiatori con diverse tutele? Tutti devono avere le stesse garanzie previste dalla legge per i viaggi venduti dalle agenzie”.

Innocenti, precisa comunque che dopo la lettera del 3 giugno, il 19 giugno la Presidenza del Consiglio dei ministri aveva già annunciato il via libera alla legge.

Di fatto, dunque, le regole approvate “all’unanimità”, come sottolinea Innocenti, dalla Regione Puglia sono pienamente operative. Ma bisogna vedere quali saranno le conseguenze nel dibattito politico e legislativo.

In linea con la direttiva europea
In campo scende anche Fto, tramite il direttore nazionale Gabriele Milani. Il quale sottolinea come le norme contenute nella legge pugliese rispecchino quanto affermato dalla direttiva Ue.

Le disposizioni, afferma infatti Milani, introducono “norme tutelanti per i consumatori perfettamente in linea con quanto previsto dalla norma europea, il cui scopo è ‘contribuire al corretto funzionamento del mercato interno e al conseguimento di un livello elevato e il più uniforme possibile di protezione dei consumatori’”.

Anche Advunite, l'associazione di cateoria con sede a Napoli, interviene nel dibattito: il presidente Cesare Foà sottolinea infatti: "Ci sembra assurdo dover ritornare sul tema e chiediamo al ministro Centinaio di intervenire immediatamente affinché questa situazione non diventi vincolante". Inoltre, Advunite ha anche convocato tutte le rappresentanze di categoria per il 25 settembre a Napoli "per un confronto e per dare un segnale unico e forte al Governo sui temi agenziali".

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