Vacanze truffa: le vittime in tribunale

Buoni vacanze mai richiesti e mai utilizzati, ma comunque da pagare. La storia arriva dal Trentino Alto-Adige e riporta nelle aule di tribunale il mondo dei viaggi e delle vacanze.

Al centro della vicenda una truffa che, secondo quanto riportato da trentinocorrierealpi.gelocal.it, avrebbe coinvolto diverse persone. Una delle quali, un farmacista di Cembra, avrebbe accettato di raccontare la sua storia in tribunale.

Oggetto del contendere, alcuni buoni viaggio che sarebbero stati offerti tramite una telefonata. La proposta sarebbe stata rifiutata ma, nonostante questo, in base a quanto dichiarato dall'uomo i coupon sarebbero stati ugualmente spediti tramite raccomandata. Con la richiesta di pagare un importo pari a 365 euro.

Ora l'udienza è stata rinviata: ma, afferma il sito web, tramite internet si sarebbero scoperto un lungo elenco di vittime, in varie parti d'Italia.

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