Pubblicità in vetrina Vittoria delle agenzie

Agenzie viaggi
- 23/07/2013 11:20

Pubblicità in vetrina Vittoria delle agenzie

Sanzioni alle agenzie di viaggi per la 'pubblicità' in vetrina?

Non è detto che il torto sia del dettagliante.

A dimostrarlo, una sentenza della Commissione tributaria della Provincia di Perugia, che ha accolto il ricorso di un'adv multata. E la decisione potrebbe essere destinata a diventare un vero e proprio caso.

La vicenda viene ricostruita dal quotidiano online lanazione.it, che riporta il caso di un'adv di Perugia che si è vista recapitare una cartella da 325 euro a causa della presunta 'pubblicità' esposta in vetrina. Ancora una volta, dunque, si è scatenata la polemica sulla differenza tra merce esposta e pubblicità vera e propria. Per un'agenzia, infatti, i volantini con le offerte speciali rappresentano semplicemente l'esposizione della merce. Per la Dogre (concessionaria del Comune di Perugia per la riscossione della tassa sul suo pubblico), secondo quanto riportato dal quotidiano, l'esercente dovrebbe invece pagare un'imposta non solo per la propria insegna, ma anche per tutti i prodotti esposti e pubblicizzati in vetrina con un marchio diverso da quello del negozio stesso.

L'interpretazione della concessionaria di riscossione ha portato alla suddetta multa ai danni dell'agenzia. La quale, però, non si è data per vinta e ha presentato ricorso. Vincendo su tutta la linea.

Non solo, infatti, l'adv non dovrà pagare la sanzione: la Commissione tributaria provinciale ha infatti condannato la Dogre a pagare anche le spese di giudizio.

Il quotidiano riporta inoltre uno stralcio della sentenza, in cui si spiega che l'agenzia "espone nella propria vetrina i prodotti che la stessa commercializza, cioè vende agli utenti prodotti costituiti da viaggi, soggiorni e crociere organizzati da tour operator. Con tali cartelli però non si diffonde alcun messaggio pubblicitario".

Una sentenza che potrebbe diventare un'arma in più a favore delle agenzie per far valere i propri diritti.