Bufera su Lastminute.com: Cannavale e Bertoli coinvolti in un'indagine per appropriazione indebita

Bufera per il Gruppo Lasminute.com. Come riportato da Repubblica, nel mirino della Procura di Lugano ci sarebbero infatti le attività di tre controllate del Gruppo, che avrebbero incassato aiuti indebiti per quasi 30 milioni di franchi.  

Indagando sull’utilizzo dei crediti concessi alle aziende svizzere per fronteggiare l’emergenza coronavirus, la Procura di Lugano ha infatti aperto un’inchiesta per truffa nei confronti di BravoNext, BravoMeta CH e LMNext CH.

Le aziende nel mirino dell’inchiesta, durata parecchi mesi e alla quale hanno collaborato diversi agenti della Polizia cantonale e delle polizie comunali ticinesi, complessivamente impiegano 500 dipendenti.
Le persone coinvolte nell'indagine sarebbero, come riporta Il Sole 24Ore, alcuni attuali ed ex dirigenti e membri degli organi sociali del gruppo, tra cui l’a.d. Fabio Cannavale, per il quale la procura ha  chiesto la carcerazione preventiva, e il coo Andrea Bertoli.  

“Sono l’amministratore delegato, se c’è stato un reato la responsabilità è mia”.  Sarebbe stata questa, secondo quanto riportato da Ticinonews, la deposizione di Fabio Cannavale resa agli inquirenti nel corso degli interrogatori per quella che si profila  come una grande inchiesta per presunte irregolarità sulle richieste di indennità per lavoro ridotto durante la pandemia.  

Secondo quanto riporta La Regione, LastMinute.com ha intanto nominato un nuovo amministratore delegato ad interim nella persona di Laura Amoretti, che assume con effetto immediato le funzioni originariamente assegnate a Fabio Cannavale e Andrea Bertoli.

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