Il grande ritorno in agenzia di una meta già 'sold out'

Un vecchio cavallo di battaglia torna a trainare le vendite in agenzia. È il Mar Rosso, destinazione croce e delizia di tanti operatori, che oggi sta progressivamente riconquistando il ruolo di primo piano che aveva avuto fino al 2019. Lo evidenziano senza eccezioni i network, che spiegano come in questa fase di ripresa sia proprio l’Egitto a Est del Nilo a confermarsi essenziale per gli equilibri economici delle aziende della distribuzione organizzata.  

Le prenotazioni
“Per il periodo di Pasqua, Sharm e tutte le altre destinazioni del Mar Rosso sono già sold-out, non c’è più disponibilità - sottolinea Dante Colitta, direttore network di Welcome Travel -. Tutti gli operatori storici sono tornati a presidiarlo e chi non lo ha fatto ancora probabilmente proverà a farlo per l’estate. Forse qualcuno ha investito meno sul volato durante l’inverno, ma per un motivo: a dicembre la richiesta era ancora poco tonica e solo oggi l’offerta si sta ampliando per assecondare una domanda in forte crescita”.

Conferma il trend Umberto Serra, direttore commerciale di Agenzia per Amica: “I numeri sono impressionanti, a Napoli e dintorni il Mar Rosso è in questo momento tra i prodotti più venduti in agenzia, si fa ormai fatica a trovare spazi. Nicolaus, Atelier Vacanze, Veratour, Baobab… sono decine gli operatori che hanno investito sull’Egitto. Paradossalmente è più facile trovare chi non fa Sharm invece di chi lo programma”.

Che i segnali dell’exploit si erano delineati da tempo lo sostiene del resto Raffaele Caiazzo, della direzione commerciale Bluvacanze: “La ripresa prosegue dal 2022, quando l’Egitto Mare ha accolto il 18 per cento delle vendite totali delle nostre agenzie di viaggi associate con i brand Bluvacanze e Vivere & Viaggiare, circa 300”.

Ma come spiegare un’accelerazione della domanda di questa portata? Innegabile, secondo i network, il ruolo dei prezzi, rimasti competitivi in un contesto di rialzi a doppia e, a volte, a tripla cifra. “Come tutte le altre mete del mondo - puntualizza Sergio Testi, direttore generale Gruppo Gattinoni - anche l’Egitto sta risentendo dell’aumento dei prezzi. Questo ha sicuramente fatto crescere le quote medie della destinazione, che si mantiene comunque, anche grazie alle quote dei servizi a terra, decisamente più competitiva delle altre mete medio raggio a quattro ore di volo dal nostro Paese”.

Ma non è solo il tema del pricing a giocare a favore del sole e del mare di questa parte del Medio Oriente. Secondo Sarah Bogani, responsabile area leisure e welfare Frigerio Viaggi, “anche il fatto che si possa raggiungere l’Egitto con la sola carta d’identità valida per l’espatrio, a maggior ragione in questo periodo di ‘caos passaporti’, facilita le vendite di questo prodotto”.  

Criticità da risolvere
Nonostante la ripresa venga sottolineata da tutti i network, non mancano però le criticità. A cominciare dal volato, giudicato insufficiente a soddisfare le richieste attuali. “Se si volesse realmente tornare ai numeri del 2019 - evidenzia Corrado Lupo, ceo di Nuovevacanze - bisognerebbe fare uno sforzo in più sulle rotazioni. La domanda dei consumatori sta aumentando a ritmo serrato, ma l’offerta charteristica è limitata e, per di più, mancano compagnie come Blue Panorama su cui prima facevamo affidamento. Non so se è solo un problema di scarsità di aeromobili o se invece incide anche la cautela degli operatori, certo è che la disponibilità per Pasqua è già satura, mentre la disponibilità del ricettivo di Sharm e di altre mete è ancora ampia. È un aspetto su cui insieme agli operatori dovremmo riflettere”.

Teme invece che il successo della vacanza in Egitto possa a questo punto scatenare operazioni poco ponderate da parte degli addetti ai lavori Ivano Zilio, presidente di Primarete: “Chi è specializzato nel Mar Rosso e lo fa da anni tipo Alpitour sappiamo che è in grado di garantire buona qualità. Poi si sono inseriti altri tour operator cercando la media qualità. Se la destinazione ridecollerà tornando a esercitare il forte appeal del passato, come al solito si butteranno dentro tour operator denominati da me opportunisti della destinazione, creando solo una forte concorrenza con margini poveri”.

L’evoluzione
A dispetto di luci e ombre, è però innegabile che i viaggiatori guardino ora al Mar Rosso con occhi diversi. Valutando con maggiore attenzione la possibilità di accostare alla classica vacanza balneare altre esperienze di valore. A evidenziare il fenomeno è Raffaele Caiazzo di Bluvacanze: “Assistiamo ad un nuovo trend di abbinamento del Mar Rosso alla crociera sul Nilo, un prodotto storico per il Paese che finalmente vede un graditissimo ritorno in agenzia”.
Ma che ci siano ancora ampi margini di manovra per attrarre una platea molto più nutrita di viaggiatori è l’opinione di Serra di Agenzia per Amica: “Crociera sul Nilo ed estensione nel Mar Rosso è un mix vincente che potrebbe - e dovrebbe - essere sfruttato di più dalle agenzie”.

“Soprattutto quando hanno di fronte coppie in viaggio di nozze desiderose di esperienze indimenticabili, ma con budget limitati”. Che comunque la mappa del Mar Rosso si sia decisamente ampliata lo evidenzia Sarah Bogani di Frigerio Viaggi: “Si stanno delineando richieste di vivere l’area geografica del Mar Rosso non solo come Sharm, Hurghada e Marsa Alam, ma anche la possibilità di visitare un’area più estesa, con crociere in abbinamento all’Arabia Saudita ed escursioni in Giordania. C’è voglia - aggiunge - di riscoprire ‘l’altro lato’ del Mar Rosso non solo nelle classiche mete del villaggio in Egitto, ma vedere anche gli altri Paesi che si affacciano proprio sul Mar Rosso”. Ecco quindi diventare ancora più essenziale la preparazione della distribuzione, oggi più che mai chiamata a raccontare una destinazione che è cambiata e offre un ventaglio di soluzioni molto più ricco. “Fondamentale per la vendita del prodotto Egitto - mette in luce Testi del Gruppo Gattinoni - sono la conoscenza del cliente, dei suoi gusti e delle sue esigenze. E la conoscenza delle destinazioni che, essendo cresciute molto nel corso degli anni, hanno caratteristiche molto diverse, dettate ad esempio dalla vicinanza agli aeroporti, vicinanza ai centri abitati, spiagge facilmente agibili o meno”.  

Il ‘fai da te’
Ma c’è un altro aspetto da non trascurare quando si parla di Mar Rosso, ossia la tendenza dei dettaglianti a proporre prodotti “fatti in casa”, legata sia a una conoscenza più approfondita dei fornitori, che a un’offerta delle low cost oggi più capillare. “Molte agenzie - indica Colitta - si prendono oggi il rischio di realizzare pacchetti per conto loro con le low cost, assumendosi in questo modo dei rischi importanti sotto il profilo della responsabilità oggettiva. È una scelta giustissima e anche legittima, ma forse, in una fase delicata come questa, meglio affidarsi a un intermediato più sicuro, curato e gestito dai fornitori”. Una strada, quella dell’organizzazione in prima persona, sconsigliata anche da Serra di Agenzia per Amica: “Capisco le necessità delle agenzie di fare più margini, però, questo significa esporsi a dei rischi che in questa fase è meglio non prendersi. Meglio muoversi con le tutele e i plus di un operatore riconosciuto sul mercato”. Crede comunque che le no frills non vadano demonizzate Lupo di Nuovevacanze: “Quando si va nella direzione dell’ampliamento dell’offerta, tutto serve e tutto ha senso, anche le low cost. È chiaro che il turismo organizzato deve poi fare le sue mosse, ma sono anche le compagnie di questo tipo che possono aiutarci a stimolare il mercato e a non far alzare troppo i prezzi”.

Effetto low cost
Non rappresentano una minaccia per le agenzie secondo Zilio di Primarete: “Sia su Sharm che su Hurghada i collegamenti low cost non vanno a sottrarre il pacchetto classico venduto dal tour operator, ma vengono usati da chi ha la multiproprietà o appartamenti e che, a quel punto, cerca solo il volo. Poi ci sono sicuramente anche i classici fai da te, ma questi non passerebbero comunque attraverso l’agenzia”.
Amina D’Addario

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