Impennata delle presenze per gli eventi in Italia

Un settore solido, quello degli eventi, che ha saputo cogliere le opportunità di un’economia finalmente in ripresa e che prevede di continuare a crescere, investendo nel miglioramento di un’offerta sempre più specializzata. Nel 2016 si sono svolti in Italia 387mila eventi, un numero in leggero calo (dell’1,5%) rispetto all’anno precedente ma ampiamente compensato dall’aumento dei partecipanti (+8,4%), che hanno toccato quota 28,1 milioni, e soprattutto delle presenze, cresciute di un significativo 21,5% per arrivare a 42,7 milioni. Positivi anche i trend di dimensione e durata degli eventi, che negli ultimi 3 anni hanno fatto registrare il passaggio da 69 a 73 partecipanti in media per evento e la durata da 1,2 a 1,4 giorni.

Questi i dati principali dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (OICE), lo studio promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola in Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (ASERI), la cui terza edizione è stata presentata ieri a Roma. A illustrare i dati è stato Roberto Nelli, coordinatore della ricerca: “Come per le precedenti edizioni, abbiamo incluso nel computo gli eventi con almeno 10 partecipanti e una durata minima di 4 ore. Il monitoraggio è stato effettuato su 5.630 sedi di diverse tipologie, con una redemption di risposta del 9,5% che rappresenta al 95% l’universo di riferimento, cioè il totale delle sedi per eventi presenti sul territorio italiano”.

I 3 principali committenti di eventi
Il principale committente si conferma essere il segmento aziendale, cui è riconducibile il 56,6% degli eventi svolti in Italia: in particolare, le aziende organizzano convention, lanci di prodotto e meeting, totalizzando il 48,9% dei partecipanti e il 48% delle presenze complessive. Di grande rilievo anche la domanda delle associazioni, ai cui congressi ed eventi, che costituiscono il 31,6% del totale, fanno capo il 36,3% dei partecipanti e il 36,5% delle presenze. Terza tipologia di committenti per importanza sono gli enti e le istituzioni di tipo governativo, politico, sindacale e sociale, cui si attribuisce l’11,9%% degli eventi, il 14,8% dei partecipanti e il 15,5% delle presenze.

Provenienza dei partecipanti: migliora (di poco) l’internazionalità
Il mercato italiano, dice l’Osservatorio, continua a caratterizzarsi per la portata prevalentemente locale dei propri eventi: nel 55,4% dei casi, infatti, i partecipanti sono di provenienza principalmente regionale; il dato locale è però in flessione, a favore di un maggior numero di eventi (il 34,7%, contro il 30,1% dell’anno precedente) a partecipazione nazionale e un leggero incremento degli eventi classificabili come internazionali, cioè con partecipanti provenienti in numero significativo dall’estero, che sono passati dal 9,1% al 9,9%.

Tutti i dati dell'Osservatorio su Eventreport.it

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