Iorio, Accor: "Il segmento dell'extralusso non teme la crisi"

Il top luxury non teme la crisi. La sentenza arriva da Renzo Iorio, amministratore delegato di AccorHotels Italia, Grecia, Israele e Malta, che riporta le cifre di un 2016 positivo per il segmento.

“La nostra divisione lusso – spiega – ha registrato un aumento di prezzo medio di vendita camere che, nel caso del brand MGallery, ha raggiunto il 9% rispetto al 2016. Tra i mercati esteri l’andamento migliore è quello della componente tedesca, che ha superato i livelli del 2015 di 6,5 punti percentuali, seguita dal più 4% degli americani e dal più 2% della clientela spagnola”.

L'appeal di Napoli
Tra le piazze migliori un posto di rilievo spetta a Napoli, dove il Gruppo è presente, tra l’altro, con uno dei gioielli della collezione MGallery: il Palazzo Caracciolo. “Per la clientela dei big spender – spiega Iorio – Napoli rappresenta una meta molto affascinante proprio perché meno conosciuta rispetto alle classiche città d’arte. La tendenza di questa clientela, ora, è infatti quella di evitare le mete più sature per rifugiarsi nelle destinazioni meno note al turismo di massa”.

Ottima anche l’annata del cinque stelle sardo, l’Hotel Pullman Timi Ama di Villasimius: “In questo caso – dice Iorio – l’incremento del fatturato rispetto all’anno precedente è di 8-9 punti percentuali, trainato anche dal grande successo dei ristoranti, aperti alla clientela locale”.

La Milano del dopo Expo
Più contenute le cifre di Milano, che ha vissuto il contraccolpo dell’effetto Expo: “L’assenza di grandi manifestazioni ha avuto il suo peso sull’incoming cittadino – ammette Iorio –, ma devo dire che l’effetto negativo è stato più contenuto di quanto prevedessimo. Milano mantiene intatta la sua vocazione al turismo di qualità e il suo inbound è destinato a crescere ancora molto”.

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