Tassa Airbnb: il dubbio sui portali stranieri di affitti brevi

La cosiddetta ‘tassa Airbnb’, ovvero l’applicazione della cedolare secca sugli affitti brevi con la trasformazione degli intermediari in sostituti d’imposta, lascia ancora spazio ad alcuni dubbi.

Come riporta Il Sole 24 Ore, il presidente di Pro.Loca.Tour (associazione che si occupa proprio delle locazioni turistiche) Fabio Diaferia pone l’accento su una questione ancora da chiarire, ovvero i portali di affitto senza una stabile organizzazione in Italia.

Alcuni degli intermediari online che operano nel settore, infatti, essendo basate fuori dai confini nazionali e non avendo veri e propri uffici in Italia non sono iscritte al Registro delle imprese. Secondo la nuova normativa dovrebbero comunque essere considerati intermediari immobiliari e agire come sostituti d’imposta? Una domanda che, probabilmente, dovrà trovare una risposta nei successivi aggiustamenti della norma.

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