Meliá guarda a Torino: la città che cambia nei progetti di Alberto Sacco

È una delle destinazioni a maggiore crescita turistica nel 2017, e si vede . Torino è, infatti, al centro di una serie di interessi da parte di gruppi e catene alberghiere internazionali che stanno tutti puntando alla città, intenzionati a investire su quella che sembra essere una delle nuove galline dalle uova d’oro del turismo italiano.

Fra i grandi nomi che stanno guardando alla città, oltre a Hilton, che dopo il Double Tree Lingotto sembra ‘trovarsi bene’ e pensa a nuovi investimenti sul capoluogo, stanno pensando di venire in città anche Accor, che a Torino ha già un Novotel ma che vuole investire con una struttura up level e, novità assoluta, anche Meliá, che sta valutando alcune aree per il suo debutto sulla città subalpina.

“Puntiamo ad un turismo di qualità. In quest’ottica, è importante che grandi player internazionali dell’hòtellerie si interessino alla città: posizionano la destinazione e sono un volano promozionale internazionale di alto livello”. A raccontare il nuovo sviluppo di Torino è il suo assessore al Turismo, Alberto Sacco(nella foto), che spinge sull’acceleratore dei nuovi investimenti alberghieri per fornire risposte anche al bisogno di qualificazione urbana di alcune aree della città.

Le qualità di Torino
“Una dei punti forti della Torino turistica è quello di essere godibile anche solo passeggiando, per la bellezza delle strutture che è capace di mostrare – dice -. Pensiamo ai palazzi storici del centro, ma anche alle nuove soluzioni di design, come la neo inaugurata Nuvola di Lavazza, o alle riqualificazioni di livello, come le Ogr o Edit, locale nei pressi del Museo Fico che ha effettuato un recupero interessante di una struttura industriale. Per questo, l’arrivo di grandi player alberghieri che pensano a strutture anche architettonicamente up level ci permettono di essere ottimisti sull’arricchire di fascino la città”.

Un intervento già in corso d’opera che va in questa direzione è la nascita di un ostello di nuova generazione pensato da Gastameco, società torinese che opera sotto il marchio We a Bologna e Venezia e ulteriori prospettive di crescita in Italia per un’ospitalità young and friendly, che andrà a qualificare turisticamente la centralissima area dei mercati generali di Porta Palazzo. Sempre sulla linea budget, è previsto a breve lo sbarco in città anche di The Student Hotel.

Il futuro del turismo
“Sarà un’ospitalità budget, ma di alta qualità e aperta alla città – conclude Sacco, che traccia la linea per il futuro di Torino -: se vogliamo continuare a crescere, è arrivato il momento di promuoverci come area vasta, pur mantenendo ognuno la sua specificità. In questo senso va l’accordo che abbiamo appena stretto con le Langhe, ma altri ne verranno, perché sul grande palcoscenico internazionale possiamo offrire un prodotto ancora più completo”.

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