Attacco hacker a Starwood, rubati anche i dati di passaporti e carte di credito

Sarebbero meno di 500 milioni le persone interessate dal furto di dati avvenuto lo scorso novembre a danno di Starwood, ma gli hacker avrebbero avuto accesso ai dati di passaporti e carte di credito. In una nota ufficiale diffusa pochi giorni fa, Marriott ha ridimensionato i numeri dell’attacco al sistema di prenotazione, ma ha confermato i timori dei consumatori.

Sulla base degli esiti delle rilevazioni del team investigativo del Gruppo, ancora al lavoro sulla ricostruzione dell’accaduto, gli hacker avrebbero avuto accesso ai dati di 383 milioni di clienti e non 500 milioni, come stimato in precedenza. Un numero che resta comunque alto e non allontana le preoccupazioni dei consumatori.  

Passaporti e carte di credito
Secondo quanto si legge nella nota, sarebbero stati violati i dati in chiaro dei passaporti di 5,25 milioni di persone. Gli hacker avrebbero avuto accesso anche a informazioni crittografate relative ai passaporti di altre 20,3 milioni di persone, ma il Gruppo alberghiero afferma che al momento non sia stata rilevata alcuna prova che i delinquenti abbiano avuto accesso alle chiavi che permettono di decodificare i dati criptati.

Nell’attacco sarebbero stati rubati anche i dati crittografati realtivi a 8,6 milioni di carte di credito, ma anche in questo caso, scrive il Gruppo, non vi è prova alcuna che gli hacker siano entrati in possesso dei sistemi necessari per decodificare i dati.

Servizio di assistenza
Mentre continuano le indagini, resta attivo il portale creato da Marriott per rispondere e fornire assistenza ai clienti Starwood coinvolti nel data breach: info.starwoodhotels.com.

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