Arriva il Bonus facciate: le istruzioni per hotel e imprese turistiche

L’Agenzia delle Entrate ha firmato la circolare attuativa e pubblicato la guida all’uso del Bonus facciate, il beneficio fiscale del 90% delle spese sostenute per gli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, prevista dalla Legge di Bilancio 2020.

Il nuovo beneficio fiscale, riporta HotelMag, trae ispirazione da una legge francese (la cosiddetta Loi Malraux) che ha cambiato l’immagine di molte città della Francia. “Una misura che renderà più belle le città italiane, migliorerà l’efficienza energetica – ha commentato il ministro per il Mibact, Dario Franceschini – e contribuirà a portare decoro e bellezza nelle aree urbane, nelle periferie e nei piccoli centri”.

Le istruzioni
Ai fini del riconoscimento del bonus – come precisa un comunicato dell’Agenzia delle Entrate – gli interventi devono essere finalizzati al “recupero o restauro” della facciata esterna e devono essere realizzati esclusivamente sulle “strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. L’agevolazione, pertanto, riguarda gli interventi effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile. Beneficiano della detrazione anche perizie, sopralluoghi, progettazione dei lavori, installazioni di ponteggi e anche interventi influenti dal punto di vista termico.

Ai fini della detrazione – precisa inoltre la nota – i soggetti beneficiari devono possedere o detenere l’immobile oggetto dell’intervento in qualità di proprietario, nudo proprietario o di titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) oppure detenere l’immobile in base a un contratto di locazione regolarmente registrato ed essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

Il calcolo della detrazione
Per il calcolo della detrazione, per le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, e per gli enti non commerciali, si deve far riferimento al criterio di cassa, ovvero, alla data dell’effettivo pagamento, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi. Ad esempio, un intervento ammissibile iniziato a luglio 2019, ma con pagamenti effettuati sia nel 2019 che nel 2020, consentirà la fruizione del “bonus facciate” ma solo con riferimento alle spese sostenute nel 2020. Per le imprese individuali, le società e gli enti commerciali, si guarderà al “criterio di competenza” e, quindi, alle spese da imputare al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui le spese si riferiscono e indipendentemente dalla data dei pagamenti.

Per saperne di più sul Bonus facciate e sugli altri incentivi e finanziamenti disponibili per il proprio hotel, si può richiedere all’associazione territoriale degli albergatori l’ottava edizione del manuale Federalberghi “Incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive”, della collana Le Guide degli alberghi, a cura di Federica Bonafaccia e Antonio Griesi.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate la Guida con tutte le informazioni necessarie per permettere ai contribuenti di fruire della detrazione d’imposta.

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