Federalberghi Puglia: “Rimettere in moto la macchina della ricettività sarà un grande sforzo”

Per il presidente di Federalberghi Puglia, Francesco Caizzi, occorre far riferimento alla Cina per capire quali potranno essere i tempi per la riapertura delle strutture: “Ci rendiamo conto che dopo 90-100 giorni di contenimento è impossibile pensare  di ripartire in tempi brevi. E finita la stretta sui viaggi, molto probabilmente avremo persone che avranno timore di muoversi e mercati come Francia, Inghilterra e Germania che saranno ancora totalmente fermi”.

Riferendosi poi alla situazione vissuta dagli albergatori pugliesi Caizzi, come riporta Hotelmag spiega che l’epidemia Covid-19 ha già fatto sentire i suoi effetti a febbraio: “Il turismo congressuale e quello degli eventi sono ormai fermi da quando sono scoppiati i primi casi in Lombardia e Veneto. E ora oltre il 90% degli alberghi nella nostra regione è chiuso, le pochissime strutture rimaste aperte ospitano soltanto clientela che si muove per motivi di lavoro”.

Lo sforzo che si dovrà compiere per rimettere in moto la macchina della ricettività sarà quindi notevole: “Siamo stati il primo settore a essere impattato dal Coronavirus e probabilmente saremo l’ultimo a uscirne. Dovremo ripartire da zero e muoverci in uno scenario completamente nuovo. E come in tutti i settori, bisognerà fare debito e rimboccarsi le maniche. E anche lo Stato dovrà fare la sua parte e metterci nelle condizioni di ripartire”.

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