Federalberghi Torino e PoliTo al lavoro sull’hotel del futuro

Se è vero che dalle crisi si risorge solo con l’innovazione, sotto la Mole stanno cercando di progettare gli hotel del futuro. Da una collaborazione tra Federalberghi Torino e il Politecnico di Torino è stato creato un “Competence center” in cui mettere a punto modelli costruttivi e di gestione ipertecnologici, che permettano di raggiungere due obiettivi: tagliare i tempi del cantiere e sfornare strutture iperefficienti dal punto di vista energetico.

“Approfondiamo dei metodi, basati sulla tecnica costruttiva a secco, che permetteranno di terminare una sostituzione edilizia magari in sei mesi anziché in tre anni – spiega a HotelMag Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino -, rimodulare gli spazi interni in chiave di flessibilità e sfiorare l’impatto-zero come consumi energetici. Così si riducono i costi e ne beneficia l’ambiente”.

Con quesito obiettivo, a Sauze d’Oulx, in Val di Susa, un hotel del centro è già oggetto di studio per diventare la prima case history concreta. “Certo non vogliamo apparire fuori luogo e proporre ai proprietari degli investimenti in un momento di crisi come questo – puntualizza Borio -. Siamo i primi a lanciare un allarme: i nostri albergatori chiuderanno il 2020 a -70% di fatturato. Non tutti resisteranno, e il Governo dovrebbe fare qualcosa di più. Ma è anche giusto fornire ai nostri colleghi chiavi di innovazione per immaginare il futuro”.

(A.L.)

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