Pasquini, Italy Family Hotels: "Ecco com'è cambiata l'offerta per le famiglie"

“Nel 2022 abbiamo aggiunto 15 soci e altri 18 quest’anno: siamo arrivati a 135 e la nostra prossima sfida è ampliarci anche all’estero”. Marina Pasquini (nella foto), presidente di Italy Family Hotels, snocciola le cifre di Italy Family Hotels, il consorzio con oltre venti anni di storia che riunisce strutture family friendly in 14 regioni italiane.

Genesi di un'idea
“Un’idea nata dalla mia esperienza personale – racconta –: in anni in cui i bambini non erano ben accetti in hotel anche l’iniziativa del soggiorno gratis per il bambino ogni due adulti paganti era una rivoluzione. Il consorzio è nato dalla volontà di un gruppo di cinque donne e madri, ben consapevoli dei bisogni del turismo family, e ancora oggi comprende tutti hotel indipendenti. Da allora il numero di famiglie che si sono affidate a Italy Family Hotels per la ricerca di soluzioni di vacanza adatte alle proprie necessità è progressivamente aumentato, toccando nel 2022 la quota di 600mila”.

"Una profonda trasformazione"
“Il turismo family è profondamente cambiato negli ultimi anni - spiega Stefano Cerutti (nella foto), consigliere di Italy Family Hotels - e ora ogni età - infant, baby, junior - rappresenta un microtarget con specificità da seguire. E noi aiutiamo gli alberghi a soddisfare questi microtarget. Il consorzio non ha scopo di lucro e reinveste totalmente il budget ottenuto dalle fee dei soci. Nel periodo 2018-2022 abbiamo investito 1,7 milioni di euro, di cui 200mila euro di fondi pubblici intercettati”.

Il focus principale è sulla comunicazione online, “ma supportiamo anche i soci nello sviluppo dei servizi e nella promo commercializzazione delle strutture”. Per aderire al consorzio bisogna rispondere a precisi requisiti in termini di servizi e attività dedicate agli ospiti più piccoli e Italy Family Hotels li certifica classificando le strutture: “Utilizziamo la nostra mascotte Bino come unità di misura in una scala che - precisa Cerutti -, a seconda dei servizi offerti, va dai 3 ai 5 Bino plus”.

Entrando a far parte del consorzio le strutture ricevono richieste di prenotazioni dirette e senza commissioni dal portale Italy Family Hotels “per una media - aggiunge Cerutti - di circa 1.500 richieste all’anno per ogni socio”. Diversi gli strumenti di promozione per il brand e i singoli hotel: dalle azioni di advertising all’email marketing, dalla gestione dei social alla comunicazione e ufficio stampa, fino alla partnership con aziende italiane specializzate nel segmento family.

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