Orient-Express rifiuta l'offerta di Montezemolo

Orient-Express rispedisce al mittente l'offerta Charme-Tata presentata un mese fa.

Il cda del gruppo avrebbe deciso di respingere l'offerta pubblica di acquisto lanciata dal fondo di Montezemolo in tandem con il gruppo cui fa capo The Indian Hotels, che detiene una quota del 6,9 per cento della società turistico-alberghiera del Cipriani di Venezia, del Villa San Michele di Firenze, dello Splendido di Portofino e del Caruso di Ravello.

La cifra dell'offerta, pari a circa 1,2 miliardi di euro, sarebbe stata giudicata insufficiente dal consiglio di amministrazione di Orient Express.

"La società e i suoi asset unici sono stati sottovalutati - ha affermato il ceo John Scott III -, e questo non è sicuramente nel miglior interesse della compagnia e dei suoi azionisti".

La notizia ha, intanto, fatto crollare del 10 per cento il titolo Orient-Express al Nyse.

Charme Investments è un fondo di diritto italiano che, secondo i piani,  avrebbe consentito a Orient-Express Hotels di rimanere una società indipendente e autonoma con un proprio consiglio di amministrazione, ma con la presenza attiva di Montezemolo & partner, strategica per sostenere le attività italiane e le operazioni.

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