Calabria, cento marcatori per il turismo identitario

"La Calabria marchia l'anima". Con l'individuazione dei 100 Marcatori Identitari Distintivi (MID), nuovo modello di storytelling esperienziale, il presidente protempore della Regione Nino Spirlì ha lanciato da Milano il piano di rafforzamento dell'appeal turistico della Punta dello Stivale.

Inclusa dall'indagine di Demoskopika fra le destinazioni Top 5 d'Italia per il 2021, insieme a Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Trentino Alto Adige, la "Calabria Straordinaria" risulta ancora una terra inesplorata, tanto da suscitare il desiderio di visita in 8 italiani su 10. "La nostra stagione si aprirà ufficialmente il prossimo ottobre - ha dichiarato Fausto Orsomarso, assessore allo Sviluppo economico, al Turismo e all'Internazionalizzazione della Calabria - perché potremo mettere in gioco offerte ancora "offline" che puntano a trasformare il nostro territorio in una meta da visitare in ogni mese dell'anno, coinvolgendo al contempo il solido zoccolo del turismo identitario calabrese (15%), gli esterofili (cioé i calabresi che viaggiando all'estero, alimentano un giro d'affari di 129 milioni di euro), i cosiddetti "nazionalisti" (italiani che viaggiano solo in Italia, ma non in Calabria) e naturalmente gli stranieri". Asso nella manica, per una Regione che conta quasi 7 milioni di calabresi emigrati, il progetto "Terra dei Padri 2023", grazie al quale riportare fra i confini natii le nuove generazioni dei migranti del secolo scorso, scommetendo su un testimonial d'eccezione come Lucio Presta e sul sogno di soggiorni wedding dal fascino plurisecolare.

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