Turismo in Italia, i primi dati confermano la ripresa

A partire dalle fine del mese di aprile per gli alberghi è tornato il turismo in Italia dopo il periodo buio del Covid. I segnali positivi si sono via via rafforzati tanto che per il bimestre giugno-luglio si registra il 62% di strutture ad aver raggiunto i livelli pre-covid e il 47% circa che addirittura vede risultati migliori rispetto al bimestre giugno-luglio 2019 (+7%).

Lo dice Confindustria Alberghi sulla base dei dati Istat appena pubblicati.

Al momento le prenotazioni di agosto segnano mediamente dei risultati superiori rispetto allo stesso periodo 2019 grazie all’aumento degli stranieri (+1,2%), mentre quelle degli italiani risultano allineate a quelle del 2019 (+0,1%).

A settembre ancora margini di incertezza, ma restano i segnali positivi dal mercato statunitense forte anche della parità del dollaro sull’euro, che favorisce la possibilità di scegliere la destinazione Italia per un viaggio.

“È un quadro finalmente positivo quello che stiamo registrando ora e che speriamo possa confermarsi anche dopo l’estate - dice Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. Il ritorno dei viaggiatori internazionali è un segnale importante per il settore e per il Paese, visti gli effetti sul Pil e sulla bilancia dei pagamenti.  A partire da settembre avrà un enorme rilevanza il quadro sanitario e socio economico, ma la situazione più difficile è quella relativa ai prezzi di energia e materie prime che si scaricano pesantemente sulle nostre strutture. Dalla metà di aprile ad oggi abbiamo registrato dati finalmente in crescita, ma dobbiamo attendere la fine dell'anno per tirare le somme”.

Nel dettaglio, l’elemento di gran lunga più rilevante dell’estate 2022 è il ritorno delle città d’arte e del turismo internazionale, proprio quel segmento più colpito dalla crisi covid degli ultimi due anni, grazie, in primis al turismo americano che è tornato a scegliere in massa l’Italia per le proprie vacanze da francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi e arabi.

Firenze e Venezia, hanno segnato un incremento delle prenotazioni di agosto da parte della clientela straniera rispettivamente del +7% e del +3% mentre Roma è ancora in lieve sofferenza con -1,5% rispetto ad agosto 2019.

La presenza dei viaggiatori internazionali è stata particolarmente rilevante nei segmenti più alti del mercato: le strutture lusso hanno visto una crescita dell’occupazione delle camere nel bimestre giugno-luglio del +5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un trend positivo che proseguirà sicuramente a tassi più elevati nel prossimo mese considerato che già ora si registra un +6,2% di prenotazioni per la clientela straniera rispetto ad agosto 2019, elemento questo che costituisce oltre il 70% di chi si rivolge a tali strutture.

Bene il mare con una maggiore componente del turismo domestico, ma dove comunque è aumentata la presenza di viaggiatori stranieri rispetto alle estati difficili del 2020 e del 2021. Nel dettaglio le strutture alberghiere hanno registrato un tasso di occupazione a giugno e luglio di +1,5% rispetto al 2019 mentre sul fronte delle prenotazioni agosto vede rispettivamente -0,7% per gli italiani e +1,1% per gli stranieri.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana