Turismo e shopping, la strada per l'Italia

La notizia è di qualche settimana fa. Alcuni fra gli outlet italiani, collocati nei pressi di grandi destinazioni turistiche della Penisola, presentano numeri di visitatori superiori a quelli dell'attrazione vicina a cui sono stati realizzati.

E parte, senza alcun dubbio, il grido scandalizzato dei puristi del turismo culturale e non. Ma in realtà, che il turismo shopping sia una incredibile macchina da guerra è nei fatti. Tanto da essere riconosciuto e accreditato anche dalle principali organizzazioni turistiche internazionalI: Value Retail, 9 villaggi in Europa a marchio Chic Outlet Shopping, nel 2012 è stato ufficialmente accettato come ‘affiliate member' dell'Unwto, l'Organizzazione mondiale del turismo, e come membro del Wttc.

"Quest'anno è il decimo anniversario del brand Chic Outlet Shopping - dice Ian Stazicker, direttore Turismo di Value Retail - che in qualche maniera ha definito i confini del settore ‘shopping tourism' e ha contribuito a promuovere il turismo inbound in Europa".

La situazione italiana
Lo scacchiere della Penisola è terra di conquista privilegiato per il segmento del turismo shopping. I brand del made in Italy sono appetibili in tutto il mondo, ma se collocati sul territorio italiano acquistano ancora maggior valore.

Così non stupisce che i villaggi presenti nel Belpaese abbiano, tutti, un occhio di riguardo al traffico turistico. "Noi ci siamo dotati da tempo di un dipartimento turismo - conferma Letizia Palma, responsabile partnership turistiche di Fashion District - che lavora in stretta collaborazione con tour operator e agenzie di viaggi, per sviluppare l'incoming estero e italiano". Anche perché "diversificare i target di clientela è necessario - spiega Filippo Maffioli, direttore commerciale e marketing di Promos (Palmanova Outlet Village e Cilento Outlet village) -. Il turista è più attento alle dinamiche del fashion e ha maggiore disponibilità di spesa".

Passaggio epocale
La novità è nel punto di vista e nell'approccio: lo shopping non è più un accessorio del turismo, ma è diventato uno dei motori del viaggio. "Il nostro villaggio - spiega Lorenzo Avanzi, marketing manager di Argus Real Estate (Sicilia Outlet Village) è diventato uno degli ingredienti costitutivi del prodotto turistico siciliano". Ancora meglio esplicita Letizia Palma di Fashion District: "Il segreto è essere riusciti a consolidare il percepito dei nostri outlet quale meta turistica, anziché come mero riempitivo dei tour".

Un passaggio che porta a veder crescere anno su anno lo share di turisti internazionali negli outlet della Penisola: in media, la torta vede un 60 per cento di visitatori italiani e un 40 per cento di turisti dall'estero. La nazionalità che più di tutte sta facendo sentire il peso di un portafoglio ricco è quella russa.

Sguardo al futuro
"Il percorso è quello di continuare a battere e sviluppare questa strada". Non ha dubbi Maffioli di Promos sull'evoluzione del rapporto fra outlet e turismo, senza dimenticare però che "non siamo tour operator, non è il nostro mestiere".

Ma c'è chi si è spinto più avanti. È il caso di Chic Outlet Shopping che ha lanciato quest'anno ‘Chic Travel Portal', dove mette a disposizione dei clienti e del trade veri e propri pacchetti turistici precostituiti.

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