Exploit della Spagna, i dati delle grandi catene alberghiere

Una stagione memorabile, quella che stanno trascorrendo le maggiori catene alberghiere spagnole, alle prese con un aumento dei flussi turistici che, settimana dopo settimana, non rallenta e va di pari passo con l’incremento dell’adr, la tariffa media gionraliera. A livello globale il tasso di occupazione oscilla sempre intorno al 90 per cento in tutte le principali destinazioni di vacanza della Spagna, compresi gli arcipelaghi che stanno vivendo un vero e proprio exploit dell’inbound internazionale.

L'adr aumenta a doppia cifra
Come riportano le fonti di stampa del Paese, Meliá sta registrando nelle sue strutture in Andalusia un tasso di occupazione (toc) pari all’80 per cento e un aumento dei prezzi intorno agli 11 punti percentuali rispetto all’estate del 2015. Per il Levante spagnolo il gruppo prevede un toc pari al 75 per cento e un rincaro delle tariffe di quasi 10 punti percentuali.

A causa del riposizionamento delle sue strutture a Ibiza, invece, Meliá ha rialzato i prezzi del 50 per cento e sta registrando un incremento dell’occupazione camere pari a 26 punti percentuali sul 2015. Il toc medio si aggira sull’80 per cento anche alle Canarie.

Quest’ultimo arcipelago fa registrare, invece, addirittura il tutto esaurito per gli hotel Barceló e anche Riu sta riportando dati superiori alle migliori aspettative.

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