Brexit e il nodo Scozia: no di Johnson alla richiesta di un nuovo referendum

Un altro nodo va ad ingarbugliare ulteriormente la già intricata matassa della Brexit: la situazione della Scozia. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha infatti respinto la richiesta, avanzata dalla della premier scozzese Nicola Sturgeon, di poter indire un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia dopo quello del 2014, quando il 55% degli scozzesi votò contro l’indipendenza dalla Gran Bretagna.

Il 65% degli scozzesi aveva detto no alla Brexit
Ora, però, con l’accelerazione della Brexit le cose sono cambiate, come sottolinea la Sturgeon. "Il problema per il governo del Regno Unito - riporta secondo quanto scritto da affariitaliani.it - è che più cerca di bloccare il referendum, più dimostra che l'unione non è una partnership fra uguali e fa crescere il sostegno all'indipendenza”.

D’altronde già nel 2016 il 65% degli scozzesi aveva votato contro l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.
Ancora in bilico anche un’altra questione: quella del proseguimento dei soggiorni degli studenti previsti dall'Erasmus anche dopo il 2020. Il governo britannico smentisce l’addio al programma, almeno per ora, poi però il prossimo anno le cose potrebbero cambiare: tutto è lasciato in mano ai negoziatori.

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