Una mappa comune per i viaggi tra Paesi Ue

“Riteniamo che a nessun cittadino dell’Ue dovrebbe essere negato l’ingresso in un altro Paese”. Con queste parole la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha esortato gli Stati membri a uniformare le regole sui viaggi. Venerdì 4 settembre la Commissione ha adottato perciò una proposta di raccomandazioni per garantire che le misure adottate dalle singole nazioni per contenere la diffusione del Covid-19 in entrata siano “coordinate e comunicate chiaramente a livello di Ue”, si legge su eunews.it.

Secondo Von der Leyen è necessario “garantire maggiore chiarezza e prevedibilità”, per evitare iniziative singole che possano limitare la mobilità dei cittadini europei.

Una mappa comune
La proposta della Commissione prevede quindi una mappa comune, con aree divise per colore. ll verde per le aree in cui il numero totale di nuovi casi notificati sia inferiore a 25 in un periodo di 14 giorni e la percentuale di tamponi positivi sia inferiore al 3%; arancione nel caso in cui il numero totale di nuovi casi sia sotto i 50 in un periodo di 14 giorni ma la percentuale di test positivi sia pari o superiore al 3% oppure il numero totale di nuovi casi sia compreso tra 25 e 150 ma la percentuale di test positivi sia inferiore al 3%.

E ancora rosso nel caso in cui il numero di nuovi casi sia superiore a 50 in un periodo di 14 giorni e la percentuale di test positivi sia pari o superiore al 3 %, o il numero totale di nuovi casi sia superiore a 150 per 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni.

Grigio se le informazioni disponibili sono insufficienti per valutare i criteri proposti dalla Commissione oppure il numero di test effettuati per 100.000 persone sia inferiore a 250.

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