Bahamas, si pensa alla ripartenza: "Vediamo la luce fuori dal tunnel"

Le Bahamas pronte alla ripartenza. Un 2020 iniziato bene in scia a un 2019 da record con 7,2 milioni di visitatori. Poi il silenzio della pandemia che ha cambiato tutto e ha portato alla chiusura dei confini per diversi mesi.

"Il turismo conta per quasi il 50% del nostro Pil", commenta Joy Jibrilu, direttore generale del Ministero del Turismo e Aviazione delle Bahamas. "Abbiamo sfruttato questo periodo per elaborare un recovery plan e per studiare un protocollo che possa consentire un ritorno alla normalità".

La sicurezza è la priorità. Dopo una serie di eventi online e virtual experience portati avanti per il trade anche grazie a piattaforme digitali sviluppate ad hoc per mantenere il contatto con la community, la voglia di accogliere i turisti si fa sempre più forte. Il primo segnale positivo è arrivato dal comparto dell'hospitality con hotel che, adeguatisi ai nuovi standard, hanno riaperto già a dicembre.

"La volontà è trasformare le Bahamas in una delle destinazioni più desiderabili - prosegue Jibrilu -. Le principali compagnie aeree statunitensi stanno aumentando l'offerta verso il nostro Paese e lo stesso vale per gli alberghi che incrementano la loro capacità".

Tra le diverse iniziative portate avanti dal Ministero del Turismo, spiccano il 1-year stay visa, un visto speciale per studenti e lavoratori interessati a svolgere le loro attività da remoto, e le proposte relative al segmento coppie, ossia al volto romantico delle Bahamas, una tra le mete più quotate per matrimoni e lune di miele.

Gaia Guarino

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