Turismo e crisi ucraina, ministri a confronto all'Itb

“L’industria dei viaggi globale riuscirà a sopravvivere anche a questa crisi. Tuttavia la prima cosa da fare ora è aiutare le persone che stanno fuggendo dall’Ucraina, i problemi del travel saranno da affrontare solo in un secondo momento”. Intervenuto da remoto alla roundtable di Itb Berlin Convention il ministro del Turismo greco Vassilis Kikilias chiarisce così la posizione del suo Paese in merito ai fatti ucraini e alle ripercussioni che avranno sulla travel industry.

"Il turismo saprà resistere"
È ovviamente innegabile, ha spiegato, che l'attacco russo all'Ucraina sta colpendo e colpirà anche il settore dei viaggi, “anche se forse in modo non così devastante a livello internazionale come fatto dalla pandemia”. Ma è probabile che l'aumento dei prezzi del carburante a seguito del conflitto abbia un impatto negativo sul turismo che tuttavia, ripete il ministro, “sopravviverà perché già in occasione della pandemia ha dimostrato la sua resilienza”.

Cooperazione tra pubblico e privato
Una cosa, però, ci ha insegnato la pandemia: per essere preparati alle crisi future è fondamentale la cooperazione tra pubblico e privato: “Se entrambe le aree operano separatamente è controproducente” sostiene Maria-Anthonette Velasco-Allones, chief operating officer dell'Ufficio del Turismo delle Filippine.

Un altro spunto di discussione viene da Edmund Bartlett, ministro del Turismo della Giamaica: “Naturalmente anche il sostegno economico è fondamentale per una rapida ripresa del settore turistico dalla crisi”. La sua idea è quella della creazione di un fondo di aiuti internazionali per il turismo globale gestito dalle Nazioni Unite e finanziato dalle economie più ricche, ma anche dalla stessa industria del turismo, “in modo che gli aiuti finanziari possano essere distribuiti in caso di emergenza”. S. G.

Foto: © Messe Berlin GmbH

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