Tirrenia: partita a scacchi tra Cin e il commissario D'Andrea

Braccio di ferro tra il commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D'Andrea, e Compagnia Italiana di Navigazione che, tramite l'a.d. Ettore Morace, ha dato l'alt all'acquisizione della società marittima pubblica. La causa potrebbe riassumersi a un solo motivo, come rileva il Sole24ore: l'ingresso in scena di Saremar, ex controllata Tirrenia, oggi affidata alla Regione Sardegna. Il dito è puntato contro le tariffe, "che alterano in modo rilevante il quadro concorrenziale e non sono sostenibili se non attraverso fondi pubblici", sostiene Cin in una nota. Una ragione che non deve essere parsa sufficiente al commissario D'Andrea che ha risposto per iscritto ai vertici di Compagnia Italiana di Navigazione, spiegando come i temi sollevati "non rappresentino presupposti o condizioni dell'offerta e dell'aggiudicazione", aggiungendo, inoltre, che le società regionali "possono esercitare attività di cabotaggio al di furori del regime convenzionale". Una partita a scacchi, con mosse e contromosse, in cui fa capolino anche un terzo concorrente, ovvero la stessa Regione Sardegna con il governatore Ugo Cappellacci, il quale ha spiegato come "le iniziative di Saremar siano state una mossa per contrastare il caro traghetti imposto dalle compagnie, a nostro parere, un vero e proprio cartello". Il Governatore ha, però, spiegato che la Regione potrebbe scendere in campo anche con Cin, aggiudicandosi una quota del 10%.

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