Addio alla Regina

La notizia è arrivata l'altro giorno come un fulmine a ciel sereno - persino per i soliti ben informati. I Boeing 747 della compagna di bandiera inglese messi a terra, da subito e per sempre.

Ho fatto tanti bellissimi viaggi sui B747 della British, ma il volo più memorabile  fu quello che non si alzò mai da terra. Per tre ore, seduta in un simulatore di volo nel Centro Tecnico all'aeroporto di Heathrow, ho girato mezzo mondo, sorvolando oceani e continenti e decollando e atterrando - tra cieli sereni, temporali, e persino una tempesta di neve - in aeroporti da Londra a New York e da Hong Kong a Sydney.

Fedelmente replicati, le vibrazioni, i rumori, i movimenti e gli scenari proiettati erano paurosamente realistici, e il cuore mi batteva a mille. Nonostante gli incoraggiamenti dell'istruttore il mio primo decollo è stato come il primo tuffo in piscina da bambina, con la paura che mi chiudeva la gola per la sensazione surreale di dover tirare su quei 400mila chili di peso che si alzavano da terra.

Per rivivere nuovamente il brivido di quel lento rullaggio ed emozionante decollo, e sentire l'inconfondibile rombo dei quattro possenti motori, attualmente mi restano
la compagnia di bandiera tedesca, quella coreana e quella cinese. Prima che anche loro mandino in pensione l'iconica ed amatissima Queen of the Skies.

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