Viaggi online, quando il web aumenta i prezzi

Non sempre è l’alta stagione a far variare i prezzi dei viaggi acquistati online: spesso, secondo quanto dice Federprivacy su Il Sole 24 Ore, il dynamic pricing è spinto dalla profilazione dei comportamenti degli utenti utilizzando i cookies e altre tecnologie di web analytics che permettono di determinare prezzi tagliati su misura sulla base degli interessi dei clienti.

In sostanza, se si visita un sito di un vettore, di un hotel o una Ota e si fanno ricerche su determinati prodotti, quando si effettuerà la medesima ricerca i prezzi saranno maggiorati.
Federprivacy allora dà alcuni consigli per non cadere in una trappola che è già stata oggetto di un'interrogazione parlamentare in sede Ue.

Per difendersi da queste pratiche tariffarie, che portano a prezzi maggiorati anche del 30 per cento da volta a volta, “può essere utile per gli utenti cancellare spesso la cronologia di navigazione del browser, bloccare il consenso all'utilizzo dei cookies di terza parte, installare software di navigazione anonima, e controllare se nelle condizioni di vendita c'è una garanzia sul prezzo pagato” dice la federazione.

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