Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arriva direttamente dalle compagnie aeree, secondo la stessa ammissione di Carlo Stradiotti, la strategia di pricing di Alpitour.
Un piano che vuole portare sostanzialmente a due risultati: aumento dell'anticipo nei tempi di prenotazione e, di conseguenza, maggiore programmazione.
Il direttore generale business del gruppo (nonché a.d. del vettore di casa, ovvero Neos) lo ha ammesso senza giri di parole: “Abbiamo un modello di revenue management avanzata, che prende spunto dalle compagnie aeree e dalle crociere. Un sistema che premia l’anticipo e dà stabilità all’offerta”.
Il meccanismo, in base a quanto annunciato, dovrebbe dunque tradursi in prezzi minori a fronte di maggiore anticipo. Un sistema adottato ormai da molte aziende di vari settori, come ha ricordato lo stesso Stradiotti.
Che il business degli aerei abbia un peso importante in Alpitour, del resto, non è una novità: i recenti annunci di investimenti su Neos e l'operazione Press Tours (conclusa anche nell'ottica di una maggiore redditività dei voli, come ha ricordato il presidente del gruppo Gabriele Burgio) lo dimostrano.
Per certi versi, dunque, è naturale che la strategia di pricing del tour operator si adatti ai modelli della compagnia aerea.
Ora non resta che aspettare i risultati sulle vendite.
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