Jump, il nuovo operatoreL’altra sfida di Birondi

Jump, l’ennesima sfida di Ezio Birondi (nella foto). La convention Settemari che parte oggi al SettemariClub Carols Beau Rivage di Marsa Matrouh darà ufficialmente il via al nuovo progetto del manager di casa Uvet, uno che prova sempre a stupire.

Ora è la volta del tour operator generalista “perché lo spazio sul mercato esiste eccome”, dice Birondi a TTG Italia.

Birondi ha lavorato sei mesi sull’idea, analizzando il mercato sotto tutti gli aspetti prima di lanciare questo brand “che risponderà a un’esigenza del mercato e completerà l’offerta Settemari. Parliamo ovviamente di prezzo dinamico, un segmento che in tanti dicono di rispettare, poi alla fine del sentiero spesso si vedono tante cose diverse”.

Scusi, perchè Jump?
Condor per alcuni aspetti era ormai arrugginito e noi volevamo un marchio fresco, dinamico. Così è arrivato Jump.

Più facile da ricordare, più vicino al consumatore?
Mi piace pensare che questo brand può bucare il video, si dice così.

Le prime previsioni dicono che Jump a fine stagione può valere 10 milioni di euro…
Direi che siamo su questa direttrice, ma vedrete i prossimi anni.

Presenterà un business plan ambizioso?
Dico che il nuovo t.o. ha una capacità di crescita a doppia cifra per alcune stagioni.

Qualcuno dei competitor va dicendo che manca lo spazio. Non serviva un altro operatore generalista?
Direi che con queste caratteristiche non vedo molto in giro. Lasciamoli parlare…

Il solito Birondi, mai chiuso in difesa sempre all’attacco?
Abbiamo la certezza che Jump possa funzionare. Sfruttando al meglio le sinergie con Settemari.

Il solito Birondi e l’ennesima sfida. Dopo il rilancio Settemari tocca a Jump. Tra qualche mese il mercato fornirà il primo responso.

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