Peci, Quality Group: "Effetto vasi comunicanti per superare le difficoltà"

Sarà la “teoria dei vasi comunicati” a venire in soccorso dei tour operator anche in una fase delicata come quella attuale. “L’impasse patito da alcune destinazioni a causa del coronavirus – spiega il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci (nella foto) – non ci deve allarmare. Ciclicamente il turismo ha saputo affrontare e superare emergenze di ogni tipo, dallo tsunami alle Torri Gemelle, dalla Sars, alla ‘mucca pazza’.  I tour operator devono saper affrontare le difficoltà  senza panico, anche perché avendo a disposizione un ventaglio di destinazioni diverse, si può riequilibrare la domanda puntando su mete alternative”.

È questo il caso di Quality Group, dove i singoli brand gestiti da specialisti sulle varie destinazioni sono al lavoro per proporre soluzioni tailor made in grado di accontentare chi magari sceglie di cambiare destinazione. “Abbiamo chiuso un ottimo 2019 e nel 2020 ritengo consolideremo i numeri, anche perché alcune condizioni sono diverse da quelle dello scorso anno, coronavirus escluso, come ad esempio un mese di aprile con ponti meno adatti a organizzare viaggi long haul”.
Nei conti di Quality Group l’Oriente nel 2019 ha pesato per un 30-32 per cento sul fatturato totale, di cui un 5 per cento procurato dalla Cina. “Ma ci sono aree come Africa, Nord America e America Latina che stanno performando bene, per cui ritengo che, come già avvenuto in tante altre situazioni, bisogni stringere i denti e continuare a lavorare con serenità al fianco delle agenzie”.

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