Addio a Green pass e PlfCome cambiano i viaggi

L’ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza accoglie una delle principali richieste del mondo turistico incoming: l’abolizione del Passenger Locator Form per chi arriva in Italia dall’estero. Il modulo, entrato in uso diversi mesi fa, era stato abbandonato nelle scorse settimane da diverse destinazioni, che aveva alleggerito i turisti in arrivo di questo adempimento burocratico. Anche il mondo del travel italiano aveva chiesto a gran voce l’addio al Plf e l’ultimo provvedimento, che entrerà in vigore da domenica primo maggio (e durerà fino al 15 giugno), accoglie finalmente la richiesta.

Ma il documento firmato da Speranza, come sottolinea corriere.it, interviene anche su diverse questioni che riguardano direttamente o indirettamente il mondo del turismo. Tra queste, l’utilizzo del green pass, il cui utilizzo di fatto viene relegato a pochi contesti.

Il certificato verde e le ffp2
In sostanza, il green pass dovrà essere esibito solo per l’accesso alle strutture sanitarie. Non servirà più invece per negozi, uffici, bar, ristoranti, cinema, eventi, congressi, centri benessere, feste e discoteche.

Anche l’uso delle mascherine era finito nel mirino del travel, perché su questo tema venivano sottolineate le differenze tra la stringente normativa italiana e quella di altri competitor sul piano turistico. Di fatto, da domenica prossima la ffp2 sarà necessaria per salire sui mezzi pubblici, compresi navi, traghetti e aerei, autobus (anche a noleggio con conducente), treni interregionali, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità. Dovrà inoltre essere indossata per andare al cinema e a teatro, oltre che in occasione di eventi e competizioni sportive. Non saranno invece necessarie in discoteca.

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