Crociere, oltre la nave: come cambia il prodotto

Se c’è un comparto che più di altri nel turismo è riuscito a sfruttare il periodo della pandemia per cambiar pelle, ridefinire il suo prodotto e aprirsi a nuove fasce di pubblico, questo è quello delle crociere. Oltre ad aver superato indenne la crisi Covid, le compagnie di navigazione hanno dimostrato di saper pensare fuori dagli schemi, adattandosi ai desideri di consumatori più consapevoli, pronti a non badare a spese pur di vivere esperienze di valore, da instagrammare, condividere con i propri cari o raccontare.

La nave, da sola, non basta più. E così negli ultimi anni i player del mare hanno messo in campo poderosi investimenti per sviluppare un’offerta innovativa, ‘svecchiando’ al contempo le strategie di comunicazione per trasmettere in modo efficace questa evoluzione.
Così la nave si è fatta sempre più ‘destinazione’. È il caso, per esempio, di Icon of the Seas, l’ammiraglia di Royal Caribbean International al debutto nel 2024, che, nelle parole del direttore generale Gianni Rotondo, è stata pensata come “una combinazione di ogni tipo di vacanza: la fuga in resort, la giornata in spiaggia, la visita al parco divertimenti”.

E se la ‘destinazione nave’ non è abbastanza, c’è l’isola privata a completare l’offerta, un asset su cui Rcl sta concentrando diverse risorse allungando sui concorrenti con la prima spiaggia adult only ‘Hideaway Beach’, al debutto nel 2024 a Perfect Day at CocoCay.  

Il valore dell'esperienza
Superato il limite fisico della nave, la crociera si è fatta perciò esperienza a 360 gradi, abbandonando la formula classica che per anni ha attratto famiglie e senior. Lo sa bene anche Costa Crociere che a partire dal 2021 ha “avviato una profonda e sostanziale evoluzione, che punta a offrire agli ospiti un nuovo modo di viaggiare, la vorando su una proposta di valore del prodotto - spiega Luigi Stefanelli, associate vice president per la Regione Sud Europa di Costa -. Abbiamo una strategia chiara, che punta sulla qualità dell’esperienza della vacanza che offriamo ai nostri ospiti”. Una strategia dettata da una clientela che, racconta la compagnia, presta più attenzione a come spendere i propri soldi e che si mostra più attenta rispetto alle generazioni precedenti. “L’attenzione è sempre più rivolta all’intrattenimento a bordo e alla qualità delle esperienze a terra”.

Un cambio di rotta che Costa sta raccontando facendo scuola nel campo del marketing e della comunicazione, presidiando nuovi canali e stringendo liaison inedite con il mondo dell’intrattenimento: un esempio di successo è la recente collaborazione con il Festival di Sanremo, che, oltre ad aver portato alla ribalta nazionale le navi della compagnia, ha avvicinato i più giovani al brand.

Spirito di adattamento
Con linguaggi e prodotti nuovi le compagnie di crociere stanno dimostrando così di essere capaci più di altri comparti di uscire dalla comfort zone e di essere dotate di un grande spirito di adattamento, perché per restare un prodotto ‘giovane’ e duraturo, il mantra è ‘non accontentarsi’. Francesco Paradisi, senior business development manager Italy, France, Malta, Cyprus, North Africa di Norwegian Cruise Line spiega: “Cerchiamo sempre di espandere il nostro raggio d’azione verso nuovi segmenti di pubblico e target. Per quanto riguarda le coppie, c’è ancora molto potenziale per noi, inclusi i Dinks (doppio reddito, senza figli ndr.), sposi in luna di miele e coppie mature. Per avvicinarci a questo target, dobbiamo comunicare e promuovere altri Unique Selling Proposition del nostro brand oltre alle famiglie. Ad esempio, le attrazioni a bordo della nostra flotta, come la pista, sono spesso meno interessanti per le coppie, quindi non è il nostro obiettivo promuovere queste attività verso questo pubblico. Ci concentriamo invece su altre esperienze a bordo, come la Mandara Spa o altre categorie di cabine come Balconies, Club Balconies o anche The Haven by Norwegian”.

“Per una strategia di lungo periodo - conclude Leonardo Massa, managing director per l’Italia di Msc Crociere – la comunicazione è necessaria”. Così come necessario è orientarla nel mondo più efficace. “Ci adattiamo in funzione della domanda o della domanda che vogliamo generare. Se vogliamo avvicinare le famiglie puntiamo sull’estate, ma se vogliamo avvicinare i giovani puntiamo su Ibiza o proponiamo dj set a bordo”.

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