Tavola rotonda, Alpitour e Uvet sul giornale TTG di oggi

Non si possono commettere errori. È questa la consapevolezza dei manager del tour operating italiano che, in uno dei momenti più delicati della storia del settore, si sono confrontati nel corso della tavola rotonda organizzata dalla redazione sul tema 'Il destino dei t.o.'.

Sul TTG Italia in distribuzione e online da oggi il report sull'incontro, che si è focalizzato sulla necessità di cambiare il business model, sui nuovi giochi di forza nel dialogo con i network e sugli interrogativi legati alle scelte del volato, tra il superamento del modello vincolato ai charter e la corte sempre più serrata che esercitano i vettori di linea.

Un fatto è certo: le agenzie, con le loro richieste, vanno ascoltate. Un messaggio che Alpitour ha saputo cogliere improntando proprio sul lavoro d'ascolto la sua nuova strategia. "Ne abbiamo incontrate a centinaia" - spiega a TTG Italia Carlo Stradiotti, amministratore delegato di Neos e direttore generale Easy del tour operator - e crediamo di avere accontentato buona parte delle loro richieste".

Una tappa doverosa nel processo di semplificazione del brand, una logica conseguenza di quanto suggerito dalla base del mondo Alpitour, costituito dai dettaglianti, in una fase di mercato piena di criticità.

Criticità sulle quali si concentra anche Luca Patané, presidente di Uvet-Itn, che sul TTG di oggi fa una lucida analisi dei paradossi e delle incongruenze del turismo italiano. Tra i temi affrontati la necessità di raggiungere un equilibrio tra richiesta e disponibilità.

Nonostante la revisione dell'offerta attuata da diversi tour operator negli ultimi tempi, infatti, la sproporzione tra il prodotto presente sui banconi delle agenzie e la reale richiesta da parte dei viaggiatori è ancora sensibile.

Un problema evidente per un'area di prodotto come il mare Italia: "In questo caso - puntualizza Patané - l'offerta è superiore e ciò comporta forti tensioni nel pricing finale".

Sul fronte del trasporto aereo, infine, in primo piano c'è Alitalia che cerca la marginalità puntando sul lungo raggio con il nuovo volo Roma-Fortaleza. Un collegamento che, appena lanciato, viaggia con un load factor superiore al 60 per cento, ma le aspettative sono del 75 per cento.

E la compagnia non nasconde la sua volontà di intensificare gli impegni sul Sud America.

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